DS e il mondo delle competizioni: l’impegnativa Londra-Sydney del 1968 tra successi e imprevisti [FOTO]

Quando si gareggiava con auto di serie

Il brand francese ricorda il suo impegno nelle competizioni a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. Le competizioni erano affrontate a bordo di vetture legate strettamente alla produzione

Si correva sfidando sempre il tempo, le insidie, gestendo la fatica. Allora come oggi. Sono cambiate le auto, così come sono diverse le regole, i costumi, il modo di osservare le corse. Non sembra mutata comunque la passione. DS ricorda quando le sue storiche hanno corso, quando hanno vinto, quando il successo è sfumato per un soffio come nella mitica maratona Londra-Sydney del 1968.

Un impegno massacrante

Era appunto il 1968 quando si presentò un’altra occasione ghiotta, dopo quanto successo al Rally di Montecarlo del 1966. Due anni dopo la squalifica delle MINI gestite dalla BMC, piazzatesi nei primi tre posti ma squalificate perché dotate di fari anteriori caratterizzate da lampade non regolamentari, la stessa BMC cercò la rivincita contro gli equipaggi DS. A Montecarlo la vittoria fu assegnata proprio al duo finlandese Toivonen e Mikkander, a bordo di una DS 21. Tra le prime venti posizioni, ben sette furono occupate da vetture DS.
BMC dunque, in occasione della grande maratona Londra-Sydney del ’68, tentò una nuova sfida contro DS. Si trattava di una massacrante corsa a tappe, lungo quasi 10.000 miglia di percorsi che spaziavano per tre continenti, programmata tra i giorni 24 novembre e 18 dicembre.
Dall’inizio, sino quasi alla fine, l’esito apparve scontato. L’italo-belga Lucien Bianchi e il francese Jean-Claude Ogier marciarono a ritmi serrati a bordo della loro DS 21, confermandosi in testa sino in Australia. L’ultima tappa di ben 2.600 miglia non apparve problematica e il vantaggio sulla concorrenza restò notevole, sino a quando, a meno di 1000 miglia dalla capitale australiana e quindi dal traguardo, uno scontro con una vettura BMC, considerando quanto riferito dalle cronache, bloccò definitivamente la marcia dei due.

Baciati dal sole del Marocco

DS, comunque, riconquistò il successo di squadra e il sorriso a distanza di pochi mesi in Marocco, replicando lo stesso allo stesso Rally nel 1970. Ancora in Marocco cinque anni dopo, sebbene l’auto fosse già fuori produzione nel 1975, un nuovo successo di classe (quanta nella classifica generale) firmato Jean Deschazeaux su una DS 23, riportò di nuovo in auge il marchio nel mondo delle competizioni.

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