Due poliziotti italiani inseguono fuggitivo in Svizzera e si ritrovano in caserma

E' accaduto ad una pattuglia della Polstrada di Busto Arsizio

Inseguire un fuggitivo in territorio elvetico e trovarsi poi disarmato e sottoposto ad alcol test? Non è un film, ma quanto successo a due agenti di polizia italiani pochi giorni fa
Due poliziotti italiani inseguono fuggitivo in Svizzera e si ritrovano in caserma

Incidente diplomatico quasi sfiorato tra Italia e Svizzera dopo che due poliziotti italiani sono stati fermati, disarmati e condotti in caserma a Lugano da una pattuglia della Polizia Cantonale Svizzera.

Il fatto risale alla notte tra il 25 e il 26 gennaio. Tutto ebbe inizio quando lungo l’autostrada A9 un’automobilista italiano, poi rivelatosi ubriaco, ha speronato una pattuglia della Polstrada di Busto Arsizio. I poliziotti italiani hanno immediatamente inseguito l’auto sul territorio italiano fino a quando l’uomo non ha deciso di dirigersi in territorio elvetico. Qui la Polstrada di Busto Arsizio ha chiesto e ottenuto dal Centro di cooperazione doganale di Chiasso l’autorizzazione ad entrare nella Confederazione elvetica sulla base delle disposizioni degli accordi di Schengen. Poco dopo la frontiera l’automobilista in fuga è stato fermato da una pattuglia svizzera ed è stato denunciato.

Dopo aver fermato il fuggitivo i poliziotti elvetici hanno deciso di disarmare, sottoporre ad alcol test e scortare fino a Lugano, in caserma, anche gli agenti italiani che nel frattempo erano sopraggiunti sul luogo del fermo. A Lugano gli agenti italiani sono stati trattenuti per oltre tre ore e interrogati separatamente. Riaccompagnati in frontiera, sono state restituite loro le armi. Il loro rapporto di servizio è stato inviato dalla procura di Como al ministero degli Esteri che valuterà il comportamento dei colleghi elvetici.

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