Euro 7: il Parlamento UE vota per lo slittamento almeno al 2027
Sorride il ministro Urso: "Prevale la ragione sull'ideologia"
Il nuovo standard Euro 7 slitta al 2027 o forse anche più tardi. Il Parlamento Europeo, infatti, ha votato con 329 voti a favore, 230 contrari e 41 astenuti per il nuovo regolamento sulla stretta alle emissioni delle auto, con un rinvio di almeno due anni sull’entrata in vigore per le auto e almeno quattro per i mezzi pesanti.
Il rinvio
Esattamente un anno fa, la Commissione Europea aveva presentato le proprie proposte sulla normativa, con la richiesta di farle diventare operative il 1° luglio 2025. Da allora si sono susseguite tantissime polemiche, proteste e discussioni, soprattutto da parte delle case automobilistiche. Circa un mese fa era arrivata una nuova proposta, della Commissione Ambiente, che chiedeva il posticipo dell’entrata in vigore delle nuove norme Euro 7 per andare incontro ai costruttori.
Oggi è arrivato il voto del Parlamento Europeo, che accoglie così questa posizione. Il nuovo testo ora sarà sotto posto all’esame ed alla votazione del Trilogo, cioè la trattativa tra i principali organi istituzionali dell’Unione Europea (Parlamento, Commissione e Consiglio). Solamente quando approvata, potrà poi entrare in vigore.
L’ACEA e l’Italia sorridono
Questo voto soddisfa il Governo italiano, da sempre molto critico su questa normativa e sugli stop ai motori termici: “Finalmente, con il via libera nella seduta plenaria del Parlamento Europeo sulla nuova versione del regolamento Euro 7, prevale la ragione sull’ideologia, un successo per l’Italia – le parole di Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, in una nota – Una svolta significativa”.
Anche l’ACEA, l’associazione dei costruttori, applaude, però mantiene molto alta la guardia: “Resta il fatto che Euro 7 rappresenta un investimento significativo per i produttori di veicoli, oltre ai loro enormi sforzi di decarbonizzazione – ha affermato il direttore generale Sigrid de Vries – C’è bisogno di un Euro 7 proporzionato”.
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