European Chips Act potrebbe risolvere la carenza di chip in Europa
Il Vecchio Continente potrebbe diventare un futuro player nella produzione di chip
Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha presentato nelle scorse ore lo European Chips Act. Secondo un tweet, questa legge aiuterebbe a collegare capacità di ricerca, progettazione e sperimentazione di livello mondiale, coordinare gli investimenti in Europa e nelle varie nazioni, creare un clima favorevole per la produzione avanzata di chip in UE e sviluppare nuovi mercati nelle industrie future.
Il principale motivo per cui questa legge non è stata approvata prima è perché la pandemia da coronavirus ha dimostrato che l’Unione Europea dipende ancora troppo dai paesi asiatici per quanto riguarda la fornitura di semiconduttori. Ovviamente, questo problema non riguarda solo il Vecchio Continente ma anche, ad esempio, l’America.
Aveva ragione il filosofo Adam Smith quando diceva che alcuni paesi sono più bravi a realizzare prodotti specifici rispetto ad altri. Non è soltanto una questione di risorse naturali, ma anche dall’esperienza acquisita nel corso degli anni, dagli investimenti fatti dalle varie istituzioni, dalle tasse applicate e dai piani che vengono attuati per far funzionare l’economia. Ad ogni modo, lo European Chips Act potrebbe avere le carte in regola per trasformare l’Europa in un importante produttore di semiconduttori nel prossimo futuro.
Our most urgent priority is to speed up global vaccination.
We have already committed to share 250 million doses.
We will add a new donation of another 200 million doses to low-income countries until the middle of next year.#SOTEU pic.twitter.com/bS1I0DFnVm
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) September 15, 2021
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