Exor, la holding di Elkann pianifica acquisizioni per 2 miliardi in Europa o negli Usa
I piani, confermati dal CFO De Boer, per il reinvestimento di parte dei proventi della vendita del 4% di Ferrari
Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann, sta valutando una maxi-acquisizione in Europa o negli Stati Uniti, con un investimento stimato attorno ai 2 miliardi di euro. La società è dunque alla ricerca di nuove opportunità che possano portare a compimento un’operazione che punta a reinvestire parte dei proventi, circa 3 miliardi di euro, ottenuto dalla recente vendita del 4% delle quote di Ferrari.
Le conferma del CFO De Boer
Ad annunciare la notizia è Guido De Boer, CFO di Exor, che in un’intervista all’agenzia Bloomberg ha svelato ulteriori dettagli sul tipo di operazione parlando di un acquisizione che dovrà essere rilevante per l’equilibrio del portafoglio della holding. Come sottolineato da De Boer, l’obiettivo di Exor sarebbe quello di acquisire una partecipazione compresa tra il 10% e il 15% in una società con un valore di mercato attorno ai 20 miliardi di euro, diventandone così l’azionista di riferimento. Una strategia che seguirebbe il modello già sperimentato da Exor nel 2023 con l’acquisizione del 15% del produttore di apparecchiature mediche Philips, e un partecipazione salita poi al 19% qualche mese dopo.
Interesse nei settori sanità, beni di lusso e tecnologia
Senza fornire indicazioni sulla tempistica per la realizzazione dell’operazione, De Boer ha però confermato che l’interesse di Exor per la maxi-acquisizione si concentra su aziende in Europa o Stati Uniti. Per quanto riguarda i settori di interesse, l’operazione potrebbe concretizzarsi in ambiti diversi dall’automotive, prendendo in considerazione la sanità, i beni di lusso o la tecnologia, escludendo però il comparto difesa. Parallelamente, Exor ha già avviato un programma di buyback azionario da 1 miliardo di euro, finanziato sempre dalla recente cessione delle azioni Ferrari.
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