Ferrari 499P: la nuova hypercar ha attraversato diverse fasi di sviluppo
Simulatore, banco e pista sono state le tre fasi principali dello sviluppo della vettura

Ferrari ha adottato una nuova metodologia di lavoro per progettare la Ferrari 499P, passando dal simulatore alla pista. Il ritorno del cavallino rampante nella top class dell’endurance nel febbraio 2021 ha rappresentato l’inizio di un lungo percorso che ha coinvolto oltre 30 ingegneri.
Le fasi principali del processo di sviluppo sono state tre: simulatore, banco e pista. La fase concettuale è stata sviluppata al simulatore, dove ogni input ricevuto dalle prove veniva raccolto e analizzato al banco. Quando la vettura è stata considerata matura, il lavoro è iniziato in pista.
Due 499P hanno percorso oltre 24.000 km di test in pista
I circuiti scelti per i test sono stati selezionati per le loro caratteristiche e per ottimizzare il poco tempo a disposizione. Tra di essi spiccano Fiorano, Imola, Mugello, Vallelunga, Paul Ricard, Aragon, Portimão, Monza e Sebring.
Complessivamente, due esemplari della 499P hanno percorso oltre 24.000 km prima di marzo. Per la 499P, i test in pista sono stati limitati. Per questo motivo, i tecnici hanno cercato di sfruttare ogni opportunità per l’integrazione efficace di tutti i sistemi e migliorare l’affidabilità dei componenti dell’auto.
La continua interazione tra digitale e reale ha permesso di mettere a punto le varie componenti dell’hypercar da competizione. Durante lo sviluppo, il lavoro in pista rappresenta circa il 70% dell’impegno mentre il restante 30% è dedicato al simulatore.
È stato messo alla prova anche il sistema ibrido a 800V
La prima fase di sviluppo si è concentrata sulla gestione elettronica per coordinare il sistema ibrido a 800V nel layout 4WD. Dopo aver individuato le problematicità, gli ingegneri le hanno risolte così da avere un programma il più continuo possibile.
I principali obiettivi di sviluppo sono stati la prestazione e l’affidabilità. Il lavoro al simulatore ha permesso di moltiplicare la capacità di calcolo e modellare scenari molto differenti. Successivamente, ogni componente è stato analizzato e classificato in categorie, per stabilire le priorità e affrontare i problemi singolarmente.
Le varie criticità incontrate sono state subito risolte dai tecnici
Nello sviluppo del bolide da pista sono state riscontrate alcune criticità, ma queste hanno permesso di accumulare esperienza essenziale per affrontare al meglio il campionato. Le aree che hanno richiesto maggiore attenzione sono state l’elettronica, il powertrain ibrido e il sistema 4WD.
Il lavoro di sviluppo non termina con l’inizio del Campionato Mondiale Endurance. Ferrari continuerà a impegnarsi in pista ogni volta che è possibile per migliorare l’affidabilità e la competitività della Ferrari 499P. Ogni km accumulato fornisce infatti informazioni essenziali per il progresso del progetto.
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