Furto del navigatore dell’auto: fenomeno sempre più diffuso in Italia
Vengono rigenerati e poi rivenduti sul mercato nero

Vetri dei finestrini in frantumi e fili pendenti dal box dell’autoradio è la brutta sorpresa che sempre più automobilisti si trovano di fronte. Come dimostrano i dati degli ultimi mesi, con segnalazioni in aumento, l’obiettivo dei ladri, organizzati in bande che entrano in azione sulle auto parcheggiate, è rubare il navigatore.
Le vetture più ambite sono quelle dei marchi tedeschi, dunque BMW, Audi e Mercedes. I ladri rompono il vetro e in pochi minuti agiscono staccando, display compreso, l’intero sistema di navigazione dal cruscotto, provocando così un danno che per l’automobilista può arrivare fino a 7.000 euro.
Quello dei furti dei navigatori delle auto è un fenomeno in aumento in Italia, come sottolineato anche dalla forze dell’ordine. Una volta staccato e portato via il navigatore rubato viene rigenerato e rivenduto, prevalentemente sul mercato nero dell’Est Europa. Inoltre dai navigatori rubati i ladri estrarrebbero anche un chip usato nell’attività di clonazione delle carte di credito.
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