GAC punta a incrementare di 17 volte le vendite in Europa entro il 2027
Lo ha dichiarato Wei Haigang, presidente di GAC International

Guangzhou Automobile Group (GAC) ha obiettivi davvero ambiziosi per quanto riguarda l’Europa. Il produttore cinese infatti ha intenzione di moltiplicare per 17 le immatricolazioni di auto elettriche nel nostro continente nel giro di due anni, creando scompiglio in un mercato già molto competitivo. L’arrivo del produttore cinese statale tra i più importanti del suo paese dunque renderà ancora più accesa la sfida alle case automobilistiche europee tradizionali, già messe a dura prova dal debutto di marchi come BYD e Xpeng. Questa espansione potrebbe mettere ulteriore pressione su colossi come BMW e Mercedes, che stanno facendo di tutto per contrastare la concorrenza asiatica.
Lo ha dichiarato Wei Haigang, presidente di GAC International
“L’Europa è uno dei nostri mercati chiave e strategici; puntiamo a farla diventare una quota significativa delle nostre vendite estere”, ha dichiarato Wei Haigang, presidente di GAC International, al Salone IAA Mobility di Monaco. Wei ha inoltre precisato che la sua azeinda spera di vendere circa 3.000 auto in Europa quest’anno, 15.000 nel 2026 e ad almeno 50.000 unità entro il 2027 con una crescita davvero imponente.
Questa settimana, GAC ha mostrato le sue vetture completamente elettriche Aion V e Aion UT al Salone di Francoforte, annunciando anche piani per un futuro lancio di un’ibrida plug-in in Europa. Il presidente Wei Haigang ha sottolineato l’importanza strategica del continente, auspicando che diventi una parte significativa del mercato estero dell’azienda.
Questo annuncio avviene in un momento in cui i marchi cinesi stanno rapidamente conquistando spazio nel mercato europeo dei veicoli elettrici: nella prima metà dell’anno, la loro quota è quasi raddoppiata rispetto allo stesso periodo del 2024, superando il 5%, secondo Jato Dynamics. Nonostante i dazi europei sui veicoli cinesi, GAC valuta la possibilità di produrre localmente. “Contiamo di sviluppare capacità produttive in Europa per servire meglio il mercato locale e ridurre le barriere commerciali attraverso negoziati tra Cina e UE”, ha aggiunto Wei.
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