Germania, incentivi auto a rischio stop. Il governo: “Meglio usare le risorse per tagliare le tasse”

Le parole del ministro delle Finanze Lendner riaccendono il dibattito

Germania, incentivi auto a rischio stop. Il governo: “Meglio usare le risorse per tagliare le tasse”

In Germania il governo non sembra più essere così convinto dell’utilità degli incentivi per l’acquisto di auto a basso impatto ambientale per spingere la transizione ecologica. Ad alimentare le voci di possibili ripensamenti e passi indietro, magari prevedendo anche una totale abolizione degli incentivi auto indirizzando le risorse ad altre tipologie d’intervento di finanzia pubblica, sono le recenti dichiarazioni che il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner ha rilasciato al periodico domenicale Welt am Sonntag.

Lindner: “Miliardi risparmiati permetterebbero una riforma fiscale”

Lindner, dichiarandosi favorevole a uno stop immediato agli incentivi, ha affermato che, se dipendesse da lui, “i contributi per l’acquisto di auto elettriche e ibride plug-in andrebbero annullati“. Motivando la sua affermazione, il ministro delle Finanze tedesco, spiega che “finora, queste auto hanno beneficiato di sussidi che, nel corso della loro vita, arrivano fino a 20.000 euro, destinati anche a chi guadagna molto”. Lindner ha già chiaro anche come ricollocare le risorse che si risparmierebbero: “Eliminando questa misura si potrebbero risparmiare diversi miliardi, da utilizzare in modo più sensato, per esempio per sostenere i cittadini con una riforma fiscale“.

La sponda favorevole del ministro Habeck

Il ministro delle Finanze del governo tedesco è tra i più convinti sostenitori di un approccio più rigoroso a spesa pubblica e politica fiscale, sottolineando la necessità di ridurre entro il 2023 il livello del debito pubblico, aggravato negli ultimi due anni dalla situazione emergenziale legata alla pandemia prima e alla guerra in Ucraina poi. Sulla stessa lunghezza d’onda del pensiero di Lindner è la posizione di Robert Habeck, ministro dell’Economia e del clima, che di recente si è detto favorevole allo stop degli incentivi per le ibride plug-in a fine 2022 e alla parallela riduzione graduale per i contributi statali riservati alle full electric. Alla fine la coalizione di governo è arrivata ad un intesa di revisione degli incentivi a partire dal 2023, con la loro cessazione nel 2025.

Contributo fino a 9.000 euro per le BEV sotto i 40.000 euro

Fino al 31 dicembre 2025, termine di scadenza già fissato, in Germania chi acquista un’auto elettrica beneficia di un incentivo complessivo di 9.000 euro (3.000 di bonus ambientale + 3.000 di contributo per l’innovazione + 3.000 da parte del costruttore) per i veicoli con prezzo di listino inferiore ai 40.000 euro. Se la vettura elettrica supera tale soglia di prezzo il contributo totale all’acquisto si riduce a 7.500 euro. Così come in Italia, anche sul mercato tedesco gli automobilisti devono fare i conti con tempi lunghi di consegna, per via delle carenze di materie prime e delle interruzioni della catena di fornitura, rischiando, in caso di scadenza anticipata degli incentivi, di non riuscire a beneficiare dell’ecobonus qualora non si faccia in tempo a immatricolare il veicolo.

Le pronta risposta dei costruttori: “Grave violazione della fiducia”

Non si sono fatte attendere le reazioni alle parole del ministro, con l’associazione dei costruttori di veicoli VDIK che ha definito l’abolizione degli incentivi una “grave violazione della fiducia” nei confronti di produttori e cittadini, sottolineando come una decisione del genere causerebbe un crollo del mercato delle elettriche e una crescita delle emissioni di C02. Reinhard Zirpel, presidente di VDIK, ha spiegato: “Già le discussioni in merito alla fine dei bonus per le elettriche stanno causando molta incertezza: il governo dovrebbe porre immediatamente fine a queste speculazioni”.

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