Gigafactory, l’Europa in rapida crescita: capacità di 790 GWh entro il 2030

Produzione di batterie per auto elettriche al centro dei futuri equilibri industriali

Gigafactory, l’Europa in rapida crescita: capacità di 790 GWh entro il 2030

La produzione di batterie per auto elettriche sarà una delle attività industriali centrali dei prossimi anni, dove l’Europa aspira a giocare un ruolo importante. Non è un caso che, come emerso dall’ultimo report di Benchmark Minerals, gli investimenti su questo fronte si sono fatti sempre più consistenti negli ultimi tempi, tanto da rendere il Vecchio Continente la regione con la crescita più rapida relativamente alle gigafactory per la produzione di accumulatori per veicoli elettrici.

Capacità sufficiente per 15 milioni di veicoli elettrici

Sarebbe di 789,2 GWh la capacità complessiva dei progetti di gigafactory avviati in Europa con termine temporale il 2030. Parliamo di poco più del 14% dei 5.452 GWh previsti a livello mondiale, un livello che sarebbe sufficiente per la garantire la produzione di quasi 15 milioni di veicoli elettrici, superiore di oltre sei volte rispetto alla stima del 2018 quando si pianificavano impianti per 120 GWh (sufficienti per l’assemblaggio di 2,2 milioni di veicoli elettrici).

I fornitori e un quadro in evoluzione

Il documento di Benchmark Minerals definisce anche l’evoluzione del quadro dei principali fornitori di batterie, con l’Europa che entro fine 2022 potrà contare su sette fabbriche, tra le quali LG Chem in Polonia (32 GWh), Samsung Sdi in Ungheria (20 GWh), Northvolt in Svezia (16 GWh), SK Innovation in Ungheria (7,5 GWh) ed Envision AESC in Regno Unito (1,9 GWh). Nel corso dell’attuale decennio si aggiungeranno tante altre realtà con 18 aziende che avvieranno in Europa 27 gigafactory entro il 2030, di queste più della metà, ovvero 17, con una capacità minima di 1 GWh saranno realizzate in partnership dai costruttori di auto, tra cui Volkswagen, Stellantis e Renault.

Le maggiori gigafactory europee: tutti dietro quella di Tesla a Berlino

Nella cartina delle gigafactory che saranno costruite nel Vecchio Continente un ruolo di primo piano ce l’ha l’impianto di Tesla che sarà realizzato a Berlino. Una fabbrica, quella che l’azienda di Musk costruirà in Germania, che punterà a raggiungere i 75 GWh di capacità nel 2026, salendo a 125 GWh nel 2030, diventando così la principale gigafactory europea e la seconda a livello mondiale, dietro solo all’impianto texano di Austin.

Per capacità produttiva, dietro lo stabilimento Tesla, Benchmark Minerals indica la fabbrica Northvolt con 92 GWh e la cinese Catl che realizzerà una fabbrica da 80 GWh in Germania, a Erfurt. A seguire troviamo l’impianto LG con 67 GWh e quello della ACC, la joint venture creata da Stellantis, Mercedes e Total che ha pianificato la costruzione di tre gigafactory, per un minimo di 64 GWh, collocate tra Germania, Francia e Italia, e delle quali dovrebbe fare parte anche l’impianto di Termoli.

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