Gran Turismo 6: la recensione tecnica

Sempre più il simulatore per eccellenza

Gran Turismo 6 - Il più famoso gioco automobilistico migliora in tutto, dalla grafica alla longevità alle dinamiche di guida. Può vantare numeri incredibili, con più di 1200 vetture disponibili, ed una quantità esagerata di tracciati. Come sempre si spazia delle gare tra utilitarie, fino ad arrivare ai campionati tra vetture Gt e ruote scoperte. Nel frattempo si possono pure sfidare gli avversari online, dilettarsi con i "mini giochi", senza dimenticare le immancabili patenti. Il tutto, per un gioco che, ancora una volta, rappresenta di gran lunga il massimo che si possa chiedere per console. Chissà cosa ci aspetta per GT 7, che potrà sfuttare appieno le maggiori potenzialità della PS4

Quando si parla di Gran Turismo mi vengono in mente due vetture “mitiche”: la Porsche 911 e la Volkswagen Golf. Entrambe,generazione dopo generazione, sono riuscite ad evolversi in maniera costante, pur essendo rimaste sempre fedeli a se stesse. E la stessa identica cosa accade per il gioco di guida per eccellenza, Gran Turismo, che giunto alla sua sesta generazione, l’ultima per la quasi pensionata Ps3, ridefiniscie ancora una volta gli standard tra i simulatori di guida. Dopo aver giocato a Gran Turismo, qualsiasi altro gioco automobilistico appare inesorabilmente povero, con una grafica modesta, e con dinamiche di guida poco simulative. Prima di fare questa recensione abbiamo aspettato di progredire un pò nel gioco, per potervi raccontare al meglio le diverse sfumature, e le diverse sensazioni che si provano alla guida delle numerosissime vetture, dalle citycar ai mostri da 800cv.
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Aria di famiglia, ma non mancano le novità

Una volta installato ed avviato il gioco ci si ritrova nella schermata principale, con una veste grafica rinnovata più ordinata ed originale. Da qui si può accedere, come da tradizione, al proprio garage, al concessionario, all’officina, alla community online, agli eventi stagionali, e ad altro ancora. Non appena si comincia, come da tradizione, si hanno a disposizione un tot. di crediti per acquistare il primo veicolo. Peccato che a differenza del passato la scelta sia “obbligata”: sebbene la cifra consenta di comprare qualcosa di meglio, si deve necessariamente iniziare con una Honda Fit, meglio conosciuta in Europa come Jazz. E’un peccato perchè personalmente, in tutte le 5 precedenti generazioni di Gran Turismo, mi sono sempre affezionato alla macchina con la quale avevo iniziato il gioco, nel caso di Gt5 una bella Mx-5 presa dal concessionario di auto usate, che via via avevo trasformato in una piccola belva da 300 e passa cv. La Fit invece, dopo aver fatto le prime gare, l’ho subito venduta. Dal punto di vista della grafica si notano ulteriori affinamenti, che portano ad un livello tale che rasenta quasi la perfezione. Tutte le vetture sono realizzate con una cura del dettaglio spaventosa, tanto che sembra di guardare delle foto piuttosto che delle riproduzioni digitali. Molto bene anche i tracciati, riprodotti fedelmente in ogni minimo dettaglio. A ciò si aggiungono le nuove condizioni atomosferiche variabili, con sole pioggia e notte che possono sopraggiungere nel corso delle gare. Peccato, ancora una volta, per il sistema danni, che sembra aver addirittura fatto passi indietro rispetto a Gt5. Ad ogni impatto le vetture, piuttosto che deformarsi, sembrano più che altro sporcarsi.
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Un pò di numeri

Abbondanza e longevità infinite sono sempre state tra i punti forti di ogni Gran Turismo. Questa sesta edizione può infatti vantare qualcosa come più di 1200 veicoli, tra i quali spicca la Mercedes Amg Vision Gt, concept car appositamente ideata per il gioco. Ma non finisce qui: fanno parte della categoria Vision Gran Turismo altre 20 vetture, che saranno sviluppate dalle case autombilistiche, tra le quali anche l’Alfa Romeo, appositamente per il gioco. Questo ci fa capire l’importanza ed il peso che ha attualmente Gran Turismo, non solo tra i videogiocatori, ma anche tra le case automobilistiche stesse. Peccato soltanto che ancora una volta manchino le Porsche. Per quanto riguarda le piste, siamo ormai giunti a ben 37 circuiti, ognuno disponibile in diverse configurazioni. Tra le new entry segnaliamo piste del calibro di Silverstone, Brands Hatch,e Willow Springs. Insomma, la varietà non manca di certo, tra mostri sacri come Monza ed il “Ring”, per passare poi ai circuiti cittadini come Roma e Madrid, per passare infine agli sterrati ed alla neve. Solito imbarazzo della scelta.
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Cosa si può fare

Innanzitutto, come sempre, correre. Si parte dalle gare più basic, tra piccole utilitarie su due giri di pista, per salire di livello e difficoltà, come tradizione vuole, fino ad arrivare ai campionati più seri, tra vetture Gt3 e vetture a ruote scoperte. Ad affiancare ciò, come sempre, non mancano le gare di contorno, come quelle monomarca, e la prestigiosa novità del Goodwood Festival of Speed, al quale si viene invitati per scalare la mitica collina alla guida di vetture altrettanto mitiche, come la Bmw 507. Per rilassarsi tra una gara e l’altra è arrivata la simpatica novità dei “mini giochi”, come ad esempio la sfida di abbattere il maggior numero di birilli possibile in un determinato lasso di tempo, e la sfida, strizzate per bene gli occhi, di consumo. Ovvero, riuscire a percorrere più strada possibile con 1 litro di benzina. Parte da leone anche per l’online: quella dei videogiocatori di Gran Turismo è ormai una vera e propria community diffusa in tutto il mondo. Non possono mancare, quindi, i vari “eventi stagionali”, attraverso i quali sfidare il resto del mondo, con le infinite classifiche online, e le gare vere e proprie contro gli avversari connessi in rete. E’anche stata introdotta, per la prima volta, la possiblità di acquistare, con i soldi veri, i crediti del gioco, giusto se siete impazienti e non volete aspettare di dover vincere le gare per guadagnare soldi a sufficienza per potersi creare un garage viruale come si deve. Come sempre uno dei punti forti della serie è la possibilità di personalizzare in maniera pressocchè illimitata ciascuna vettura, fino a trasformarla in un vero e proprio mostro di potenza. Immancabile la possibilità di installare scarichi ed assetti sportivi, lavorare le luci dei cilindri, montare turbine maggiorate, alleggerire la scocca, e così via. A ciò si aggiungono le miriadi di regolazioni possibili sui diversi aspetti della vettura: si passa dai rapporti, all’aerodinamica, all’altezza da terra, fino a poter regolare persino l’angolo di camber delle singole ruote. Migliorate anche le possibilità di personalizzazione estetica. Se prima era possiblie installare solo spoiler e diversi cerchi in lega, adesso è possibile anche optare per dei bodykit in pieno tuning style.
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Alla guida

La fisica delle vetture è stata completamente rivisitata, per offrire un realismo ancora maggiore. In particolare, secondo noi, adesso si avverte ancora di più, ed in maniera più realistica, il peso della vettura, con una migliorata sensibilità ai trasferimenti ed alle variazioni di carico. Bene anche la sensazione restituita dalle gomme, tanto che sembra quasi di poter sentire attraverso il joystick la spalla dello pneumatico aggrapparsi all’asfalto. Per il resto, come sempre, l’esperienza di guida risulta di gran lunga più divertente con le vetture a trazione posteriore, mentre quelle a trazione anteriore, ed alcune a trazione integrale, continuano ad essere afflitte da un sottosterzo e da una mancanza di trazione forse fin troppo accentuate. Una su tutte la gloriosa Lancia Delta Hf Integrale Evoluzione, che nel gioco è ai limiti dell’inguidabile. In ogni caso, comunque, il livello di realismo è sensazionale. Basta, ad esempio, guidare una vettura più pesante e dal baricentro più alto, come ad esempio la Range Rover Evoque per avvertire maggiormente il rollio, il peso, e la minore agilità nei cambi di direzione. Si possono anche apprezzare in maniera ben evidente le differenze di comportamento tra le vetture stradali e quelle da competizione: le prime infatti sono più morbide, più comunicative, insomma più facili da interpretare. Le seconde, invece, pur offrendo una tenuta in curva di un altro pianeta, se si esagera, sono davvero impegnative da “riprendere” al limite. Davvero notevole, infine, come le modifiche fatte in officina incidano in maniera evidente sul comportamento di ogni vettura. Dopo qualche gara abbiamo vinto una Honda S2000, che è diventata la nostra prescelta per completare le gare di “secondo” livello. Ci siamo via via ritrovati a competere con vetture sempre più potenti, come Bmw M3 e Jaguar Xkr, ed ecco che allora si è resa necessaria una capatina dal meccanico. Sono bastati un treno di gomme sportive, uno scarico diretto, la rimappatura della centralina, delle molle più rigide, insieme all’elaborazione “fase 1” del 2.0 V-Tec aspirato per trasformare la nostra S2000 in una vera “bestiola”.

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5 commenti

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  • Vittorio Amato ha detto:

    Ce l’ho!
    Soldi ben spesi, il gioco è fantastico, mi lamento solo di una cosa: le gare endurance sono un po troppo difficili ma per il resto non c’è nulla da aggiungere.
    Graficamente poi è eccellente e necessita di una tv altamente moderna per sfruttare appieno le qualità.

  • Bla ha detto:

    Definire GT6, o qualsiasi altro GT, come “simulatore” ed associare ad esso la parola “eccellenza” è sinonimo di due cose. Uno, errata concezione del termine “simulatore”; due, scarsa capacità di giudizio.

  • Turboizzi ha detto:

    Ciao sono un attento e critico gamer di giochi di corse automobilistiche e vi devo dire che gt6 va provato,capito,provato e riprovato prima di apprezzarne le effettive peculiarità (non sono poche) ma soprattutto prima di sparare giudizi affrettati sul comparto tecnico e grafico del gioco.
    Certo su una cosa posso sbilanciarmi: non compratelo per giocare con il pad.Va GUIDATO con un volante altrimenti soldi buttati.
    Un saluto
    Turboizzi.

  • xyz ha detto:

    Dopo aver giocato a Gran Turismo, qualsiasi altro gioco automobilistico appare inesorabilmente povero, con una grafica modesta, e con dinamiche di guida poco simulative

    ma state scherzando vero???? mi sono fermata a questo punto a leggere questa recensione si capisce quanto non capite niente di simulazione. andate a provare iracing assetto corsa netkar pro.

  • davide ha detto:

    recensione alquanto superficiale…
    poi come già detto da altri ormai parlare di simulazioni accostando la serie gt è abbastanza scandaloso
    ed invece che promuovere questi furbetti paragnosti , promuovete un po’ ASSETTOCORSA che a quanto pare sarà il simulatore di riferimento per davvero e oltretutto è creato e sviluppato da italiani.e costa la metà di gt6…..

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