Gran Turismo 7, la recensione per PS4 [FOTO e VIDEO]

Il Re è tornato?

L’emozione e l’attesa che si era creata per l’arrivo di questo nuovo capitolo di Gran Turismo era degna di quella delle grandi produzioni di Hollywood oppure per l’acquisto dell’ultimo modello di iPhone. Del resto, Gran Turismo 7 è arrivato dopo un’attesa di quasi nove anni, solo in parte mitigata dal capitolo di mezzo spin-off Sport. L’esperienza con Gran Turismo Sport, come vedrete in questa recensione, non è stata però abbandonata, anzi. Cercando di ricordare cosa fosse stato detto del gioco, possiamo dire senza timor di smentita che questo settimo capitolo (ignorando prologhi e spin-off) è indubbiamente ciò che stavamo aspettando, con in più una dinamica di gioco e una profondità che lo rendono, se non il miglior gioco di guida (in questo senso Assetto Corsa fa meglio, ma parliamo di qualcosa che più che un videogioco è un software di simulazione di guida di livello professionale), sicuramente uno dei migliori. Medaglia d’oro della saga senza dubbio, mentre per i duelli con Forza Motorsport/Horizon vi lascio i commenti in fondo e sui nostri canali.

Graficamente e acusticamente quasi un capolavoro

Il buon vecchio Yamauchi ci ha restituito dopo 25 anni un altro capolavoro visivo e d’atmosfera. Per potervi far capire cosa intendo senza per forza rimandarvi al gioco, posso dire che Gran Turismo 7 è basato sulla passione per le auto. Non solamente in termini tecnici e meccanici, comunque presenti, ma anche per quanto riguarda il fascino. La spettacolare introduzione e la scelta musicale che passa da brani più aggressivi e ritmati per le gare fino alla pura musica classica per i menù ci porta non tanto nei panni di un pilota, ma in quelli di un collezionista e “Gentleman Driver”. Prima ancora che l’installazione del gioco sia terminata, saremo catapultati in una modalità “jukebox” durante la quale dovremo percorrere più strada possibile prima che la musica di sottofondo finisca. Il tutto coordinato con la tipologia di auto presenti in pista, così da avere vetture classiche accompagnate da Hooked on Classics della Royal Philarmonic Orchestra (a bordo di un’iconica Porsche 356 Speedster del 1956) e cattivissime sportive sull’accompagnamento di SURV1V3 di Daiki Kasho (con una Shelby Cobra del 1966). Solamente un piccolissimo assaggio di quello che è Gran Turismo 7: un capolavoro musicale e visivo, come meglio non si poteva chiedere alla Polyphony Digital.

Appuntamento al Gran Turismo Café

In questo nuovo capitolo abbiamo a che fare con ben 424 auto dal 1929 a oggi, la maggior parte delle quali raccolte negli ultimi sette decenni di storia automotive. Il centro nevralgico dell’esperienza di gioco, in qualunque sua forma, è la classica mappa che fa il suo ritorno dopo l’assenza di GT Sport. Qui troviamo varie location che corrispondono a diversi aspetti del gioco, tutti molto familiari a chi arriva dai precedenti capitoli della saga. Vi è, però, una grossa novità: il Café. Al centro della mappa, infatti, troviamo una centrale attorno alla quale ruota tutta l’esperienza di Gran Turismo 7, rappresentata da una piacevole caffetteria immersa nella natura e frequentata da alcuni dei massimi esperti di auto del mondo, ansiosi di raccontarvi le caratteristiche delle vetture in vostro possesso con dei dialoghi chiari, completi, ma al tempo stesso mai pesanti o troppo lunghi. Il concetto alla base è che Gran Turismo non deve essere un gioco solo per esperti, come potrebbe essere un Assetto Corsa, ma anche un titolo che permette di avvicinarsi ed esplorare pian piano il mondo delle quattro ruote. Il protagonista è il proprietario, Luca, che ci guiderà nella nostra crescita di piloti e collezionisti attraverso 39 “menù”, che altro non sono se non le missioni di una pseudo modalità storia che ci guiderà dalle prime gare e patenti, anche queste confermate come nella più classica esperienza Gran Turismo, fino alle competizioni di livello mondiale. Per raggiungere questi obiettivi dovremo anche ampliare la nostra collezione di auto, che possono essere sia vinte che acquistate, sbloccare tutti i 90 circuiti sparsi su 34 location diverse e completare alcune sfide minori che ci porteranno anche a modificare le auto in nostro possesso.

Parola d’ordine “tuning”

Il tuning, come da tradizione, riveste un ruolo fondamentale. Sarà importantissimo per rispettare le richieste delle varie gare a cui parteciperemo, senza contare che molti settaggi dell’auto, come sospensioni, rapporti del cambio e simili, saranno effettuabili solo se avremo montato il componente adatto sull’auto (raggiungendo la quota adatta di PP, ovvero di “Punti Performance”). Nonostante questo aspetto, che potrebbe sembrare una complicazione, Rupert, il proprietario di Understeer, ovvero il mercato dei ricambi, sarà sempre disposto a descriverci ogni componente e spiegarci le sue funzioni, sempre in maniera molto chiara e precisa. Non dico che una volta giocato a Gran Turismo 7 passerete da non sapere nulla di auto ad essere super esperti, ma di sicuro servirà per avere una conoscenza di base notevole. Passando poi all’officina GT Auto, sarà possibile eseguire della manutenzione ordinaria (necessaria, ma non invasiva od opprimente), montare accessori extra sulla vettura (da alettoni a nuovi paraurti) fino a personalizzare la livrea dell’auto (con un editor rimasto identico a quanto visto su GT Sport, al punto che potreste aver conservato alcuni dei vostri vecchi adesivi caricati).

La lezione di GT Sport

Al termine dei 39 menù di Gran Turismo 7 ci si rende conto di una cosa: la parte offline del gioco è propedeutica a quella online, che ne dovrebbe rappresentare il livello supremo. Intendiamoci, all’interno del gioco rimane ancora la possibilità di giocare gare arcade, sfide all’ultima derapata, a cronometro, gare personalizzate e anche in locale 1 contro 1 a schermo diviso. L’online, però, rimane principe e in questo particolare caso è come se avessero preso GT Sport e l’avessero inserito come aggiunta al gioco completo. Ricordate quando si diceva che a GT Sport mancava una buona sezione offline? Ecco, ora c’è. Nel momento in cui mi sono cimentato in una gara erano disponibili solamente le competizioni giornaliere, ovvero quelle sempre disponibili e che cambiano dopo qualche giorno, ma presto arriveranno anche le competizioni ufficiali FIA e altre tipologie di gare, in maniera molto più ampia di quanto il “mezzo capitolo” precedente aveva fatto vedere. All’interno della mappa del mondo con i vari circuiti ci si può anche unire a dei veri e propri raduni online, basando il tutto non tanto sul concetto di campionato quanto di “track day”, nel vero senso della parola.

Si scende in pista

Purtroppo, in redazione non siamo ancora riusciti a fare il “salto generazionale” per poterci godere Gran Turismo 7 in tutto il suo potenziale su Playstation 5. La recensione l’ho redatta basandomi sulla versione per Playstation 4 e con un volante Logitech G29. A livello grafico, naturalmente, siamo di fronte ad un’opera egregia, seppur con qualche piccolo intoppo che forse mi impedisce di definirlo un “capolavoro”. Le auto sono riprodotte con cura quasi maniacale e questo risulta evidente sia tenendo la visuale interna all’abitacolo (per me un “must”, soprattutto se si guida con un volante), che esterna. Un particolare plauso va dato alla gestione egregia delle luci, particolarmente apprezzabile anche grazie al clima dinamico. Si passa dal giorno alla notte in maniera incredibilmente naturale e anche le condizioni atmosferiche sono soggette a cambiamenti che hanno un effetto diretto sulle dinamiche di guida. L’unica cosa che lascia un po’ interdetti sono alcuni elementi esterni, come commissari di gara e oggetti molto distanti, che soffrono evidentemente la natura cross-gen del titolo. La diffusione ancora relativamente contenuta della Playstation 5, del resto, impediva di dedicarsi solamente ad un titolo next-gen. Basandomi su video ed esempi basati su PS5, posso comunque affermare che visivamente la versione per la generazione precedente del monolite Sony non soffre più di tanto. Certo, alcuni elementi sulla 5 risultano incredibilmente più rifiniti, ma parliamo di lana caprina, dato che comunque la grafica risulta eccezionale su entrambe le versioni.

Dal punto di vista del feeling di guida, è stato fatto un nuovo passo avanti sul già ottimo sistema di GT Sport. Ogni auto si comporta in maniera diversa, ma nessuna è “impossibile” da pilotare. Tutto è alla portata, ma è anche contemporaneamente una sfida, per andare incontro al pubblico più vasto possibile. La scelta delle gomme giuste e l’utilizzo o meno degli aiuti alla guida faranno la differenza, con chicche come le pozzanghere che si formano durante una gara sotto la pioggia. Anche la resa della polvere e dei detriti in caso di fuori pista o sterrato è egregia, peccato solo che non ci siano grandi effetti se si porta dello sporco sull’asfalto. Rimane sempre l’infinita diatriba sui danni dell’auto, che se per la parte meccanica sono resi molto bene, per quella estetica invece si vede ancora molto poco. Il motivo lo sappiamo tutti (reticenza delle case auto nel mostrare i propri modelli distrutti su schermo) e Gran Turismo si porta dietro questo limite sin dal primo capitolo. Poco ci si può fare.

Il gioco che aspettavamo

In definitiva, Gran Turismo 7 è senza dubbio il gioco che tutti gli appassionati della saga aspettavano. Non è perfetto, ma ha preso quanto di buono si era visto in GT Sport e l’ha unito ad una parte offline fresca e classica allo stesso tempo. Un gioco familiare, ma comunque al passo con i tempi, con una grafica e un sound di primo livello, il tutto arricchito da un parco auto enorme e una disponibilità di circuiti e modalità di gioco estremamente profonda. Al netto di alcune imperfezioni e un approccio per “non solo appassionati”, è senza dubbio uno dei migliori giochi attualmente disponibili su Playstation 4 e 5.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Lista auto enorme. Dinamica di guida migliorata. La modalità offline di GT è tornata alla grande. Grafica mozzafiato.Essendo cross-gen, alcuni elementi grafici secondari sono meno all'altezza. Danni grafici ancora mancanti.

4.6/5 - (14 votes)
Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Auto

Lascia un commento

3 commenti

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Michela ha detto:

    Per la carità!!!!!!! Ci giochiamo sia io che mio marito da un mesetto circa!!!!! Gare truccate a priori…. Macchina praticamente ferma e il gioco te la manda in testa coda!!! Uno schifo assoluto!!!! Gare dove tu hai i limiti di cc mentre gli avversari no!!!! Vinci una gara di campionato è quella dopo parti comunque ultimo e il gioco fa di tutto per farti perdere!!!! È veramente impossibile giocare!!!!!!

  • Roberto ha detto:

    le prove per la patente B,, A, Ib mi hanno fatto tirare le peggio bestemmie e insulti agli istruttori

  • Domi ha detto:

    voglio congratularmi con i produttori di questa monnezza!! Una delusione pazzesca un gioco fatto malissimo non ha né fisica né giocabilità i premi sono patetici non puoi pizzicare i cordoli ad alte velocità senza prendere penalità ‍♂️ poi il meteo fa cag.re monti gomme da bagnato e la vettura non sta in pista mentre gli altri con le slick vanno a bomba non parliamo dei prezzi delle auto!! Vetture da 1000$ le paghi anche 100000$ e di pecche ce ne sono a pacchi comunque avete peggiorato il peggio congratulazioni ‍♂️

Articoli correlati

Array
(
)