Il Gruppo Volkswagen taglierà del 60% la produzione dei veicoli endotermici
Sposterà il focus sui margini anziché sulla quantità in Europa
Il Gruppo Volkswagen ha annunciato nelle scorse ore che taglierà del 60% la produzione della sua gamma con motori a combustione interna in Europa entro il 2030. In aggiunta, sposterà il focus sui margini anziché sulla quantità, concentrandosi sulle auto premium più redditizie.
Il colosso automobilistico tedesco, che in questo momento vanta una gamma costituita da oltre 100 modelli proposti dai vari marchi che lo compongono, ha già iniziato a rinunciare ai veicoli a benzina e diesel per adottare maggiormente l’elettrificazione.
La nuova strategia annunciata dal Gruppo VW non deriva soltanto dagli imminenti divieti dei motori termici nei principali mercati occidentali, ma anche per la carenza di componenti importanti per la produzione.
La carenza globale di chip e la crescente domanda di nuove auto ha permesso a brand premium come Mercedes e BMW nel 2021 di aumentare i prezzi e ottenere profitti pur producendo meno unità. Dunque, Volkswagen vuole seguire questo esempio, con Audi che ha già annunciato che si dedicherà maggiormente ai segmenti premium ad alto margine di guadagno, lasciandosi alle spalle modelli più tradizionali come l’A1 e il Q2.
Più qualità e margini di guadagno
Nel corso dell’intervista con il Financial Times, Arno Antlitz – Chief Financial Officer del Gruppo Volkswagen – ha dichiarato che l’obiettivo principale non è la crescita, ma la qualità e l’aumento dei margini. Inoltre, il gruppo è riuscito a ridurre del 10% i costi fissi.
In questo momento, Antlitz ha affermato che i veicoli elettrici non sono redditizi quanto quelli con motore a combustione interna a causa dell’aumento dei costi delle materie prime per la produzione delle batterie. Tuttavia, spera che la guerra in Ucraina finisca presto così i prezzi del nichel si abbasseranno. Infine, il dirigente è fiducioso che i costi della produzione caleranno nel lungo periodo grazie alle nuove tecnologie.
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