Immatricolazioni e usato calano ancora a maggio, ma cresce quota Fiat

Aumento di quota per marchi Fiat e Lancia, calano Jeep e Alfa Romeo

Continua a calare il mercato delle auto, anche se Fiat riesce a ritagliarsi qualche punto percentuale in più per quanto riguarda la sua quota di mercato. Sia il mercato del nuovo che quello dell'usato, però, non sono per nulla in salute
Immatricolazioni  e usato calano ancora a maggio, ma cresce quota Fiat

Sono stati diffusi i dati sulle immatricolazioni riguardanti il mese di maggio appena concluso e lo scenario, tanto per cambiare, non è per nulla incoraggiante. In questi 31 giorni le immatricolazioni in Italia registrate dalla motorizzazione sono state 147.102, quindi in calo del 14,26% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, quando furono 171.559. Non va molto meglio nemmeno per quanto riguarda i trasferimenti di proprietà delle auto usate, che sono stati 308.007, quindi in calo del 9,7%.

L’unica buona notizia riguarda la tendenza generale, dato che il calo ad aprile era stato del 17,7%. Certo, non cambia moltissimo e questa diminuzione del calo può non significare molto per individuare la tendenza del mercato, che ormai perde in doppia cifra da moltissimo tempo. In generale dallo scorso gennaio sono state immatricolate 684.962 auto, in calo del -18,88% rispetto allo stesso periodo del 2011, quando invece furono 844.430.

L’unico motivo per sorridere, almeno relativo, lo avrebbe Fiat, che ha aumentato la sua quota di mercato, arrivata ora al 31,6%, il punto più alto mai toccato dal marzo del 2010. Non basta, però, per avere sottomano una situazione piacevole, in quanto la diminuzione delle immatricolazioni non ha risparmiato nemmeno il Lingotto. In generale le quote di mercato sono aumentate per i marchi Fiat e Lancia, mentre sono in calo sia Jeep che Alfa Romeo. Le immatricolazioni, ad ogni modo, sono diminuite per tutti e le previsioni per il futuro, tenendo conto della situazione economica e amministrativa del Paese, senza dimenticare il sisma in Emilia, non permettono di vedere un’inversione di tendenza in tempi brevi.

Foto: Flickr

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