Inversioni a “U” e guida contromano in autostrada: follie sempre più frequenti

Le immagini dei giorni scorsi che hanno mostrato l’ennesima follia sulle autostrade italiane, un SUV che sulla A1 fa inversione a “U” approfittando del varco aperto per lo scambio di carreggiata, sono solo gli ultimi fotogrammi di pericolosissime manovre sempre più frequenti su strade e autostrade del nostro Paese.

Gravi violazioni stradali sempre più frequenti

In un periodo di grandi spostamenti e traffico intenso come quello estivo, la cronaca sempre più spesso ci racconta di casi di gravi trasgressioni del codice della strada da parte di automobilisti, camionisti, motociclisti, ciclisti e pedoni, che, più o meno consapevolmente, si rendono protagonisti di condotte vietate e pericolose per tutti, che in alcuni casi sfociano purtroppo in incidenti fatali anche per i malcapitati che si ritrovano coinvolti.

Fa inversione a “U” in A1 approfittando del varco aperto per lo scambio di carreggiata. Fermato e sanzionato dalle pattuglie della #Poliziastradale. Patente ritirata, multa fino a 8mila € e fermo del mezzo per 3 mesi.https://t.co/P728D0Jy6W#essercisempre #29agosto pic.twitter.com/IS1ETgFTKm

— Polizia di Stato (@poliziadistato) August 29, 2022

Dalle inversioni a U, come quella effettuata qualche giorno fa da un Tir sulla A10, alla guida in contromano in autostrada dopo aver imboccato la direzione sbagliata, le manovre “scellerate” di chi guida nascono spesso dalla sottovalutazione dei rischi e del pericolo di determinati comportamenti. Trasgressioni che, come nei due recenti casi citati, vengono giustamente sanzionate in maniera pesante (multa salatissima, ritiro patente e fermo del mezzo), data la gravità della violazione.

Navigatore: ok fidarsi, ma senza abdicare l’intelligenza

Oltre alla negligenza di chi è al volante, sempre più spesso c’è un altro fattore preoccupante: l’affidarsi ciecamente alla tecnologia. In diverse occasioni infatti, come nel caso del SUV che ha fatto inversione sulla A1, il conducente ha giustificato la sua manovra affermando di aver seguito le indicazioni del navigatore che, dopo aver sbagliato direzione, senza tener conto della segnaletica stradale posta sulla carreggiata. Fiducia totale nella tecnologia, in sostituzione dell’uso del proprio cervello pensante e del buon senso, che è stata anche al centro del recente episodio della ragazza che, sempre sulla A10, percorreva l’autostrada con i pattini a rotelle spiegando, dopo essere stata fermata dalle forze dell’ordine, di star solo seguendo le indicazioni del navigatore.