Jeep Cherokee MY 2014, primo contatto

Porte aperte il 12 e 13 aprile nei concessionari

Jeep Cherokee MY 2014 - La nuova generazione della Cherokee arriverà il prossimo weekend nei concessionari. Noi l'abbiamo provata in anteprima e abbiamo potuto scoprire una vettura di pregio, molto piacevole e comoda, ma che può affrontare senza paura i percorsi off-road

Un tempo i fuoristrada erano auto potenti e inarrestabili, ma con un problema fondamentale: erano quasi impossibili da usare nella vita quotidiana, a meno di non voler affrontare una lunga serie di disagi. Non erano certo mezzi pensati per poter affrontare il traffico cittadino. Nel corso degli anni, però, questi mezzi si sono “civilizzati” sempre di più e la nuova Jeep Cherokee è forse una delle testimonianze più concrete di questo cambiamento. Soprattutto se andiamo a confrontarla con le generazioni che l’hanno preceduta. Intendiamoci, la Cherokee ha sempre rappresentato il modello del fuoristrada “comodo”, magari contrapposto al Wrangler decisamente più “aggressivo” e dedito alla vita lontano dall’asfalto. Con il modello 2014 Jeep ha creato una vettura che riesce ad essere ancora più raffinata e piacevole da guidare e vivere, senza per questo però rinunciare alle sue caratteristiche da fuoristrada.

Abbiamo così avuto l’occasione di sperimentare in prima persona le caratteristiche basilari della vettura, sia portandola sulle normali strade della campagna piemontese, sia affrontando lo speciale percorso off-road allestito presso il Balocco Proving Ground del Gruppo Fiat, ideato proprio per sperimentare le capacità e le possibilità delle vetture 4×4 del marchio. Dobbiamo però parlare prima di tutto della vettura in generale. La prima cosa che possiamo notare è il cambiamento notevole a livello di design. Le forme della Cherokee, infatti, sono divenute decisamente più fluide e armoniche, abbandonando in maniera abbastanza radicale un family feeling che si era radicato sin dagli anni ’80. Si tratta, però, di una scelta ben precisa, che vuole riflettere la volontà di ammodernamento della gamma. Possiamo considerare la carrozzeria come divisa in due, con una zona superiore che quasi strizza l’occhio al mondo delle sportive, e una inferiore che invece tende a confermare le caratteristiche sostanziali della gamma. Tutto questo è confermato da altri dettagli come i gruppi ottici sottili e sfilati da una parte, e i passaruota trapezoidali dall’altra. Questi ultimi in particolare desiderano richiamare le forme caratteristiche del passato di Jeep, come il caratteristico muso con i due “occhioni” che sulla vera calandra è invece richiamato solo dalla speciale griglia a cascata. In generale, abbiamo a che fare con una struttura senza dubbio armonica, ma resistente e che punta alla massima efficienza aerodinamica. La struttura è costituita al 65% da acciaio e le meccaniche sono state settate per garantire la massima manovrabilità in tutte le occasioni. Ben sappiamo come i fuoristrada, più che ogni altro veicolo, possono incontrare le condizioni più disagevoli sul loro cammino.

Saliamo, però, all’interno dell’abitacolo e veniamo accolti da un abitacolo che possiamo davvero definire premium. Sellerie e coperture sono realizzate con materiali di alta qualità, seguendo anche gli stessi schemi di colori ispirati dagli scenari naturali com’è ormai abitudine della casa americana. Davvero notevole è la disponibilità di alloggiamenti e scomparti, pensati naturalmente per consentire ai passeggeri di poter stivare praticamente qualsiasi oggetto. Per rendere l’idea, nel bagagliaio sono presenti dei ganci ai quali appendere eventuali borse che non possono rovesciarsi, mentre il sedile frontale del passeggero si può sollevare, rivelando un nuovo spazio di stivaggio. In generale abbiamo a che fare con un’auto incredibilmente comoda e piacevole da guidare, con uno sterzo che soprattutto su strada risponde con decisa precisione ai comandi del guidatore, offrendo un viaggio decisamente piacevole e poco affaticante. Naturalmente la disponibilità di spazio viene completata dall’ampio bagagliaio, che nelle forme rinuncia alla “verve” sportiva del frontale per poi mostrare uno spazio di ben 412 litri, ampliabile fino ad un massimo di 1.267. Non esiste di certo il rischio di non trovare spazio per i bagagli. Completa l’offerta dell’abitacolo ancora una volta il notevole sistema di infotainment della Harman, lo Uconnect, che si presenta con uno schermo da 8,4 pollici in grado di controllare praticamente qualsiasi aspetto riguardi la vettura e la vita al suo interno.

La guida è fortemente influenzata dall’alto numero di accessori e aiuti alla guida presenti all’interno. Jeep parla di ben 70 sistemi di sicurezza, tra attivi e passivi, anche se i più meritevoli sono ovviamente i classici: il controllo di corsia automatico e l’Adaptive Cruise Control. Un lusso forse, ma sicuramente uno degli accessori ai quali, una volta provati, è quasi impossibile rinunciare. Forse anche più dei sensori di parcheggio e del sistema di parking automatico (sia parallelo che perpendicolare), comunque presenti nella dotazione dell’auto. Completano la dotazione generale le sospensioni risettate (sull’allestimento TrailHawk troviamo le McPherson con 22 cm di gioco sull’anteriore e le multi-link con 20 cm sul posteriore) e un abitacolo che cerca di mantenere la massima silenziosità, per quanto la potenza del motore si senta ugualmente soprattutto ai più alti regimi.

Del resto stiamo parlando di una vettura che necessità di una bella dose di potenza per potersi muovere senza difficoltà. La dotazione di base, composta dai due allestimenti Limited e Longitude (il TrailHawk merita un discorso a parte), prevede due motori diesel, entrambi Multijet II da 2.000 cc di cilindrata. Le due unità sono declinate in potenze da 140 e 170 CV, con la prima particolarmente interessante per quanto riguarda i consumi e le emissioni nocive. Secondo i dati ufficiali della casa, infatti, la nuova Cherokee è in grado di percorrere fino a 19 km con un litro di gasolio, mentre le emissioni di CO2 si assestano sui 139 g/km. È presente anche un motore benzina: il V6 Pentastar da 272 CV, che però trova il suo completamento naturale con l’allestimento TrailHawk. Questo è il top di gamma, ma è soprattutto il massimo che si possa chiedere alla Cherokee per quanto riguarda forza e off-road. Abbiamo portato quest’auto sul percorso fuoristrada del Balocco Proving Ground, come anticipato, e al di là della difficoltà limitata del percorso (abbiate pazienza, chi vi scrive non è proprio un fuoristradista) una cosa è sicura: abbiamo a che fare con una vettura incredibilmente facile da guidare anche in queste situazioni, posto di sapere cosa fare in ogni frangente. Non ci sbilanceremo dicendo che anche un principiante potrebbe portare la nuova Cherokee fuori dai percorsi tradizionali (sarebbe folle pensarlo), ma con la giusta guida non avremmo paura avendo questa vettura tra le mani.

La Jeep Cherokee arriverà nei concessionari tra pochissimi giorni. Il primo porte aperte, infatti, è previsto per il prossimo weekend, sabato e domenica 12-13 aprile. Il prezzo di partenza della gamma è di 39.900 €.

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