Kia cee’d 1.6 CRDi, primo contatto
Seconda serie con le armi per competere al top
La seconda serie della Kia Cee’d, in commercio dallo scorso anno, si è giovata di non pochi cambiamenti. In primo luogo quelli relativi all’estetica, sicuramente più piacevole della prima serie e con un carattere marcato, grazie anche alla grossa calandra frontale che può piacere o no, ma la identifica in modo deciso e contraddistingue il family feeling della casa di Seul. Le linee sono muscolose a sottolineare la sportività della vettura. Fanno bella mostra anche nuovi fari trapezoidali allungati, dotati in questa versione di luci diurne a Led, come a Led sono anche i gruppi ottici posteriori.
All’interno si percepisce immediatamente la qualità e la cura nelle rifiniture e nell’assemblaggio della vettura. Ottime le sensazioni trasmesse dai materiali utilizzati, sia visivamente che al tatto. Ne è un esempio il morbido cruscotto. L’esemplare in prova è praticamente full optional, così configurata la vettura passa i 28.000 euro di listino. Sono inclusi quindi, per citare i principali accessori, il navigatore con la telecamera posteriore (1500 euro), il tetto panorama in cristallo apribile elettricamente (1000 euro), dotato di pannelli interni oscuranti anch’essi azionabili elettricamente e il techno pack. Solo quest’ultimo vale 2.000 euro tondi ed include freno a mano elettrico, vision pack per lo specchietto retrovisore, retrovisori esterni ripiegabili e con indicatori di direzione integrati, smart key sia per l’apertura che per l’accensione e molto altro.
Viene difficile criticare questa vettura: citando Jeremy Clarkson, la Kia “cee apostrofo d” seconda serie non ha nulla da invidiare alle principali concorrenti. Alla guida ci è piaciuta la possibilità di configurare le reazioni del volante su tre settaggi, sportivo, normale e comfort. Sempre il volante è però oggetto di una piccola segnalazione: sono forse troppi i comandi disponibili e non è raro azionarli inavvertitamente in manovra o in una curva stretta.
Ci aspettavamo qualcosa di più dal motore CRDI 1.6. I 128 cavalli sono tenuti un po’ troppo a freno dal cambio automatico a 6 rapporti con il classico convertitore di coppia. Dotato anche di paddle al volante che ne facevano intuire un carattere sportivo, non è invece una sua dote. Risulta comunque molto comodo nell’uso cittadino, nel traffico e nei lunghi tragitti autostradali. Abbiamo infatti percorso oltre 1700 km con la vettura in prova, che è stata nostra compagna di viaggio anche nella trasferta al Salone di Ginevra. I consumi che abbiamo rilevato sono di circa 14-15 km con un litro.
Il bagagliaio è ampio, con una capienza di 380 litri (oltre 1300 a sedili abbattuti) allineata con la concorrenza. Buono anche il comfort per i passeggeri posteriori. Da segnalare la silenziosità della vettura, al punto che la principale fonte di rumore ci è parsa il rotolamento delle gomme. Nel nostro test abbiamo apprezzato anche alcune caratteristiche del navigatore, come ad esempio la possibilità di selezionare il percorso tra più alternative e il comodo touchscreen da 7 pollici, ma lo abbiamo trovato poco intuitivo nell’inserimento delle destinazioni, che ci sono state a volte rifiutate perché inserite in modo parziale o di poco differente rispetto a quanto previsto.
Se volete saperne di più sulla nuova Kia cee’d, non perdetevi la prova su strada completa e la valutazione tecnica che troverete questo venerdì sulle pagine di Motorionline.
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