Le auto in Europa: a Nord domina l’elettrico, a Est il termico
L'Italia si conferma fanalino di coda tra i mercati principali
La transizione energetica è il tema focale di questo periodo storico nel mondo automotive, in particolare in Europa ed il 10 dicembre è attesa una decisione chiave sul tema dall’Unione Europea. Ma dove sta andando il mercato? L’elettrificazione completa è l’obiettivo finale, però ci sono tantissime differenze a seconda della zona europea. E l’Italia è in grande ritardo.
Solo a nord domina l’elettrico
Già a buon punto su questo tema sono le nazioni del Nord Europa. La Norvegia, in particolare, ha un parco auto praticamente 100% elettrico: tra gennaio e settembre, infatti, sono state immatricolate 109.800 vetture a zero emissioni, su un totale di poco più di 112.000. È un caso limite, ma anche negli altri stati di quella zona più della metà delle nuove auto sono elettriche: Danimarca, Svezia, Finlandia, Islanda ed Olanda. Il Belgio è vicino al 50%, ben più lontani gli altri.
Nei principali mercati europei, come già anche vediamo dai dati mensili, la transizione è ancora lenta. Quello più avanti è il Regno Unito, con 522.100 auto elettriche nuove su circa 1,5 milioni complessive, cioè più o meno un terzo. Più in ritardo Germania, Francia e Spagna ed ancora più indietro l’Italia. Nei primi sette mesi del 2025, infatti, sono state immatricolate 129.900 auto a zero emissioni nuove, su poco più di 1,1 milioni di nuove vetture registrate.
A Est è quasi solo termico
Comunque, in questi mercati, l’elettrificazione sta procedendo, con un numero importante di vetture ibride. Ad esempio, in Italia, sono oltre 517.000, mentre nei paesi dell’Est è ancora il 100% termico a farlo da padrone. La Bulgaria è l’opposto della Norvegia, con la quasi totalità di nuove vetture ICE registrate, ma sono ben oltre il 50% anche Lettonia, Slovenia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Croazia e Slovenia. Insomma, sarà una transizione ancora molto lunga.
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