Marchionne boccia la Fiat 500e, perdita di 14.000 dollari per ogni esemplare venduto

Critiche alle leggi dello stato della California

Fiat 500e - Sergio Marchionne boccia completamente l'attuale business delle auto elettriche, alla luce del fatto che per ogni city car del Lingotto venduta in America ci sarebbe una perdita consistente, pari a quasi il valore di un'altra vettura a benzina

Non c’è niente da fare: il mercato delle auto elettriche ancora non riesce a decollare. Sergio Marchionne, infatti, avrebbe drasticamente bocciato la Fiat 500e, al momento unica vettura ad emissioni zero del marchio, affermando che per ogni esemplare venduto la casa perderebbe addirittura 14.000 $. Un vero e proprio invito a non comprare questo genere di auto, raccontato esplicitamente durante una conferenza alla Brookings Institution. L’obiettivo sarebbe quello di venderne il minimo indispensabile per rientrare nei parametri internazionali, ma non esiste alcun progetto per ampliare la produzione. Anzi, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Reuters, Marchionne avrebbe affermato che se la casa dovesse intestardirsi a produrre ancora più vetture 100% elettriche, sarebbe costretta ad andare da Obama per chiedere nuovi aiuti finanziari, in quanto tornerebbe concreto il rischio di bancarotta.

Al momento la Tesla Motors sarebbe l’unica casa a riuscire a produrre con profitto vetture elettriche. La cosa non sorprende, in quanto le vetture del marchio californiano sono le uniche tra quelle di larga produzione che riescono ad unire efficienza e profittabilità. I loro prezzi, però, sono ancora a livello delle vetture premium, per cui non possono essere davvero prese ad esempio da un marchio come Fiat. La 500e, dal canto suo, anche in America presenta dei prezzi piuttosto impressionanti per la categoria di vetture alla quale appartiene. Basti pensare che una 500 normale a benzina viene prezzata intorno ai 17.300 $ (circa 12.600 €), mentre la 500e schizza verso l’alto a ben 32.650 $ (circa 23.800 €). Praticamente il doppio.

Marchionne avrebbe puntato il dito soprattutto verso le leggi della California, che impongono alle case automobilistiche operanti sul territorio di raggiungere entro il 2025 un certo livello di emissioni di carattere nocivo con l’obbligo di produrre un certo ammontare di veicoli elettrici. Secondo l’a.d. della FCA, infatti, sarebbe più sensato se il governo imponesse dei limiti di inquinamento, lasciando però alle case la libertà di decidere in che modo raggiungerli, non andando così ad intralciare le manovre economiche e le ricerche dei marchi stessi.

Fonte: Reuters

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Foto: FIAT 500e

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