Marelli: addio alla storica fabbrica di marmitte, 320 lavoratori a rischio

Marelli: 320 lavoratori a rischio con la chiusura della storia fabbrica

Marelli: addio alla storica fabbrica di marmitte, 320 lavoratori a rischio

La situazione attuale che coinvolge Marelli e il suo rapporto con Stellantis mette in evidenza le complesse dinamiche e le sfide affrontate dalle aziende storiche nel settore automobilistico durante la transizione verso la mobilità elettrica. La decisione di Stellantis di spostare parte della produzione, in particolare quella della fabbrica Marelli Gts di Venaria – che chiuderà questa primavera, con 68 operai coinvolti e altri 320 in totale – segna un punto critico per il settore e per i lavoratori interessati.

Marelli: 320 lavoratori a rischio con la chiusura della storia fabbrica

La chiusura dello stabilimento di Venaria e il trasferimento della produzione altrove, come a Caivano (Napoli) e in Polonia, sono un segno tangibile della pressione che le aziende automobilistiche subiscono per adeguarsi alle nuove richieste di mercato, principalmente guidate dalla rapida evoluzione verso i veicoli elettrici. Questo avviene in un contesto più ampio di ristrutturazione industriale e ridefinizione delle catene di fornitura a livello globale.

Il dipendere fortemente da un unico grande cliente come Stellantis aumenta ulteriormente la vulnerabilità di Marelli alle fluttuazioni di mercato e alle decisioni strategiche esterne. Le preoccupazioni sollevate dai sindacati riguardo alla riduzione dei volumi produttivi e allo spostamento della produzione mettono in evidenza l’importanza di un dialogo costruttivo tra le parti sociali e le aziende per garantire non solo la sostenibilità economica ma anche la tutela sociale dei lavoratori.

Le preoccupazioni espresse da Cinzia Pepe, segretaria provinciale di UILM, riguardo al futuro della produzione e dei lavoratori somministrati a rischio, evidenziano la necessità di trovare soluzioni che bilancino le necessità di produttività efficiente con la promozione della giustizia e dell’unità sociale. In questo contesto di cambiamento, diventa cruciale per aziende come Marelli e i loro principali clienti come Stellantis affrontare la transizione energetica considerando non solo le esigenze tecnologiche ma anche le implicazioni sociali ed economiche per i lavoratori e le comunità locali.

La sfida è quindi duplice: da un lato, accelerare l’innovazione e l’adattamento alle nuove tecnologie e, dall’altro, gestire questa transizione in modo socialmente responsabile, garantendo che nessuno venga lasciato indietro.

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