Mazda: tre fasi distinte prima del 100% elettrico, previsto nel 2030
Per Mazda tra il 60% e il 75% del mercato richiederà ancora un motore a combustione interna
Mazda Motor Corporation vuole investire di più nel mercato della nuova mobilità elettrica e sostenibile, e per questo sta cambiando i propri piani strategici in vista del 2030.
Mazda promuoverà progetti di collaborazione con un’ampia gamma di partner per continuare a essere un’azienda eco-friendly e raggiungere la neutralità dalle emissioni di carbonio entro il 2050. Un altro obbiettivo fissato dall’azienda giapponese è quello di rendere le fabbriche Mazda a emissioni zero, in tutto il mondo, entro il 2035.
Gli strumenti che Mazda metterà in campo, per raggiungere tali obbiettivi, sono: il risparmio energetico, il passaggio a energie rinnovabili e l’utilizzo di carburanti a emissioni zero. “In questo sforzo, contribuiremo a realizzare una società circolare e sostenibile”. Dicono i portavoce di Mazda.
Inoltre, l’idea di Mazda è quella di arrivare al 2030 gestendo il passaggio all’elettrificazione in tre fasi distinte. La prima fase ha l’obbiettivo di risparmiare sulle emissioni aziendali. La seconda fase, cruciale, si caratterizzerà per l’introduzione sul mercato di un nuovo ed efficiente sistema ibrido e, in Cina, dove l’elettrificazione sta avanzando, si introdurranno nuovi veicoli elettrici. Saranno introdotti altri veicoli elettrici anche in altri mercati mondiali, come per esempio l’America del Nord, mercato strategico per Mazda. Infine, c’è la terza fase: promozione di nuovi veicoli elettrici e Mazda cercherà di diventare una casa automobilistica capace di costruire da sola le proprie batterie.
L’Azienda stima che il rapporto EV di Mazda nelle vendite globali salirà a un intervallo compreso tra il 25% e il 40% a partire dal 2030. Molto più di quello immaginato da Mazda all’inizio di questa transizione alla mobilità sostenibile ed elettrificata.
C’è da segnalare che il presidente e CEO di Mazda, Akira Marumoto, pensa che la sua azienda debba investire sulla nuova mobilità elettrica ma che, ancora adesso, si rifiuta di credere che nel 2030 il mercato automotive globale sarà 100% elettrico. La sua previsione è che ci sarà tra il 60% e il 75% del mercato che richiederà ancora un motore a combustione interna, seppur ibrido.
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