Mercato auto: giugno nero in Europa, Italia ferma al 1980

Per la nona volta consecutiva il mercato è in calo

Ancora una volta le immatricolazioni delle auto nuove in Europa sta scendendo, registrando nel mese di giugno un calo dell'1,7%. A questo punto la media continentale alla fine del primo semestre è di -6,3%
Mercato auto: giugno nero in Europa, Italia ferma al 1980

Ogni volta che escono i dati di riferimento sul mercato dell’auto, c’è da mettersi le mani davanti agli occhi. Il mercato europeo continua ad essere in calo e si tratta del nono mese consecutivo che la situazione continua di questo passo. Nel mese di giugno sono state immatricolate nei 27 paesi UE + EFTA un totale di 1.254.052 vetture, in calo dell’1,7% rispetto al 1.275.734 del 2011. In generale nel primo semestre dell’anno abbiamo assistito ad un calo del 6,3%, passando da 6.896.348 immatricolazioni contro i 7.360.690 dello stesso periodo del 2011.

I paesi nei quali questo calo si sta sentendo più di ogni altro posto sono quelli, ovviamente, più colpiti dalla crisi mondiali. Spagna, Italia e Francia, infatti, sono piuttosto altalenanti e la sfiducia dei consumatori è in continuo aumento. «Tra i maggiori paesi la maglia nera va all’Italia, con un mercato, a giugno, fermo sui livelli del 1980 – ha dichiarato Roberto Vavassori, presidente di ANFIA – Per alleviare le sofferenze delle imprese e della rete distributiva e far gradualmente ripartire le vendite nel nostro paese, nel breve termine si dovrebbe puntare ad alleggerire il carico fiscale sulle vetture, incominciando da comparti specifici come le auto a basse emissioni e le auto aziendali, in grado di dare i primi segnali di inversione di tendenza

La soluzione, quindi, sarebbe di ridurre i costi soprattutto in quei settori che vengono percepiti come fondamentali per il futuro del mercato, come auto ecologiche e ad uso e consumo di più persone, come può essere l’auto aziendale oppure il car sharing già in alcune città italiane. Il settore dell’auto potrà davvero risollevarsi con questo tipo di incentivi?

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1 commento

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  • giacomo ha detto:

    e l’elegantone in pullover cosa dice?
    tutto bene, mi aumento lo stipendio, chiudo qualche stabilimento e licenzio qualche centinaio o migliaio di disgraziati….
    finché le banche non chiudono i rubinetti….perfetto

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