Mercato auto in Europa: si rivede la luce, +4,7% nel secondo mese positivo di fila
Italia in calo, ma nel 2014 iniziano i lavori della Consulta dell'automotive
Dopo aver presentato i risultati di Fiat nel mese di ottobre a livello continentale, è ora il momento di parlare di come si stanno comportando in senso generale le altre case del settore. Il risultato è senz’altro positivo, dato che per la prima volta da due anni abbiamo potuto assistere al secondo mese di crescita, con un +4,7% del totale, pari ad una circolazione di 1.004.935 veicoli nel solo mese di ottobre (10.006.807 nel corso dell’intero anno solare). Questo magari non ci restituisce forse un mercato di nuovo in salute, ma il passivo si sta assottigliando, arrivando per ora su un -3,1% sul primo semestre del 2013.
Questa in teoria sarebbe una buona notizia e di fatto lo è. Per tutta Europa tranne che per noi. L’Italia, infatti, è l’unico dei cinque grandi mercati continentali a segnare un risultato negativo, con un -5,6% rispetto all’anno scorso. La Spagna, grazie agli incentivi statali, è salita del 34,4%, la Germania del 2,3%, la Gran Bretagna del 4% e infine la Francia del 2,6%. Grazie a questi risultati, nell’arco dell’intero anno la Spagna è riuscita a tornare in parità con le sue perdite, mentre la Gran Bretagna ha difeso il suo aumento del 10,2%. Ancora in calo la Germania (-5,2%), la Francia (-7,4%) e, ovviamente, l’Italia (-8%).
Del Gruppo Fiat abbiamo già parlato. Il Lingotto è comunque in buona compagnia per quanto riguarda le grandi coalizioni internazionali. Anche Hyundai perde l’1,9%, mentre il Gruppo PSA lascia sul campo lo 0,9%, che comunque rappresenta un passo avanti rispetto ad una serie di risultati molto negativi nei mesi passati. Il resto della filiera produttiva è in crescita costante. Ford si prende lo 0,8%, Kia è al 3,2%, Nissan al 3,6%. mentre il Gruppo Volkswagen vanta un risultato del +5,8%. Molto bene anche General Motors che guadagna il 6,5%, mentre Toyota compie un balzo in avanti eccezionale insieme al Gruppo Renault, che guadagnano rispettivamente il 17 e il 14,8%. Anche nel settore premium si registrano delle notevoli crescite, anche se più limitate. BMW si prende lo 0,4%, mentre Daimler guadagna il 7,2%. L’unica casa in discesa è Audi, che lascia sul campo lo 0,2%.
Inutile dire che la differenza netta di tendenza tra il mercato europeo e quello italiano non può fare altro che aumentare l’amarezza per il nostro Paese. Occorrerà aspettare i prossimi mesi per vedere se sarà possibile cambiare almeno di poco la situazione. «A meno di due mesi dalla fine dell’anno – ha dichiarato Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE – è ormai vicino l’inizio delle attività della Consulta permanente dell’automotive voluta dal Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato e dal Sottosegretario Claudio De Vincenti. UNRAE confida che possano essere trovate le risorse adeguate per intervenire sui costi di gestione e sui carichi fiscali che gravano sull’automobile, sulle famiglie e sulle imprese, così da poter attivare l’inversione del trend negativo che ci accompagna da 41 mesi e spingere il 2014 verso risultati più consoni per il mercato italiano.»
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