Mercato auto in risalita in Europa: a settembre è +5,5%

Crescono le vendite in Spagna e Regno Unito, mentre domina ancora il segno negativo in Italia

Mercato auto Europa settembre 2013 - Inversione di tendenza per il mercato auto europeo che a settembre chiude con un incoraggiante crescita del 5,5%, riducendo la flessione dei primi nove mesi del 2013 ad un -4%. L'Italia fa segnare un calo del 2,9%. Segno positivo per Spagna, Regno Unito e Francia, sorprende invece la flessione della Germania.
Mercato auto in risalita in Europa: a settembre è +5,5%

Qualche raggio di sole torna a intravedersi per il mercato dell’auto solo però se si ci affaccia al di là dei confini nazionali. I dati dell’ACEA, l’associazione dei Costruttori europei di autoveicoli, relativi al mese di settembre fanno registrare una crescita del 5,5% delle immatricolazioni in tutta Europa rispetto allo stesso mese del 2012. L’incremento delle vendite di settembre ha ridotto il calo complessivo dei primi nove mesi dell’anno ad un -4%.

Sono state 1.194.216 le immatricolazioni di settembre nei 27 Paesi dell’Unione Europea più i 3 dell’Efta, che hanno portato il cumulato dei primi nove messi dell’anno ad archiviare 9.338.897 autovetture. Le sorprese maggiori in positivo arrivano da Paesi che da mesi fanno i conti con la crisi come Spagna (+28,5%), buoni risultati anche per Regno Unito (+12,1%) e Francia (+3,4%). Sorprende invece in negativo il dato relativo alla Germania che fa registrare una flessione dell’1,2% nelle vendite di settembre rispetto ad un anno fa. Non va meglio all’Italia che si attesta ad un -2,9%, sintomatico di come nel nostro Paese il mercato auto continui a regredire.

I numeri di ACEA sono stati commentati da Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE, che ha dichiarato: “In un panorama europeo che comincia a dare incoraggianti segnali l’Italia registra il suo 40° mese di calo e, anche se con una riduzione più moderata, non sembra essere vicina all’inversione di tendenza. La legge di stabilità appena annunciata, non contiene ancora alcuna azione specifica che sia di diretto aiuto alla mobilità individuale. UNRAE deve ancora auspicare – conclude Valente – che nell’iter di approvazione del provvedimento ci sia spazio per adottare quantomeno il programma di deducibilità/detraibilità dei costi di acquisto e manutenzione delle vetture, la cancellazione del superbollo già sul tavolo del governo e di riprendere in considerazione la riforma dell’IPT e della fiscalità sulle auto aziendali“.

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