Mercato auto Italia ottobre 2025: immatricolazioni in calo dello 0,6%, elettriche al 5% e ibride plug-in al 7,7%
UNRAE aggiorna le stime con un previsione del totale annuo 2025 in flessione del 2,5% sul 2024
Leggera flessione, pari a un -0,6%, ad ottobre per il mercato italiano dell’auto con 125.826 immatricolazioni nel mese contro le 126.543 unità di ottobre 2024. Numeri che incrementano la contrazione del cumulato dei primi dieci mesi dell’anno a -2,7%, con 1.293.366 immatricolazioni contro le 1.328.727 di gennaio-ottobre 2024. Rimane impietoso il confronto rispetto al 2019, con una perdita di 332.000 unità, pari a -20,4%.
Il Centro Studi e Statistiche UNRAE ha inoltre aggiornato le stime per l’anno, con un proiezione a fine 2025 di un volume complessivo di 1.520.000 auto, in calo di quasi 39.000 unità (-2,5%) rispetto al 2024. Guardando al 2026, le stime prevedono una timida inversione di rotta, con un +1,3% che porterebbe il totale annuo a 1.540.000 immatricolazioni, comunque ancora lontanissimo (-19,7%) rispetto al 2019.
Elettriche al 5% di quota, ibride plug-in al 7,7%
Aspettando che l’effetto delle prenotazioni degli incentivi si materializzi sulle immatricolazioni, i numeri di ottobre confermano l’eccessiva lentezza del percorso della transizione ecologica. La quota di mercato delle vetture 100% elettriche si è attestata nel mese al 5%, in calo rispetto al 5,6% di settembre, ma superiore al 4% di un anno fa. Le ibride plug-in hanno raggiunto il 7,7% a ottobre, in calo rispetto all’8,7% di settembre, ma in netta crescita sul 3,4% di ottobre 2024. Complessivamente, la quota delle auto ricaricabili (BEV + PHEV) a ottobre è del 12,7%, percentuale destinata a salire nei prossimi mesi con l’impatto delle BEV incentivate e il recupero dell’effetto attesa.
Pietrantonio: “Serve visione strutturale per ottenere progressi duraturi sulla transizione”
A tal proposito il presidente dell’UNRAE Roberto Pietrantonio afferma: “Quello a cui abbiamo assistito è, purtroppo, un film già visto. Un lungo periodo di attesa che congela il mercato, una fiammata improvvisa che brucia le risorse in pochissimi giorni e infine il rischio che la domanda torni a rallentare, in attesa del successivo provvedimento. Eppure, emerge un segnale positivo: l’interesse crescente degli italiani verso la mobilità elettrica. Proprio per questo, UNRAE ribadisce la necessità di superare la logica emergenziale per abbracciare una visione strutturale, con misure di medio-lungo periodo: una vera politica industriale per l’auto, una revisione coerente della fiscalità delle vetture aziendali, una pianificazione coordinata tra istituzioni e rappresentanze del settore. Solo attraverso un dialogo costante e costruttivo sarà possibile ottenere progressi duraturi, dando al mercato e ai cittadini la certezza di un percorso coerente verso una mobilità più sostenibile e moderna. Su questo punto ci aspettiamo risposte dalle istituzioni”.
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