Mercato auto: l’Europa rallenta, la Cina arriverà al 13% nel 2030
Lo studio di AlixPartners a #FORUMAutoMotive 2025

Il mercato europeo dell’auto è in grande difficoltà già da anni, da quando nel 2020 scoppiò la pandemia. E non si vede ancora la luce, come confermano i numeri mensili ed anche lo studio presentato da AlixPartners a #FORUMAutoMotive, in cui la crescita del Vecchio Continente nei prossimi anni sarà limitata, mentre la Cina crescerà fino ad arrivare al 13% di quota nel 2030.
Una crescita modesta dell’elettrico
La situazione italiana rispecchia quella europea e, anzi, va ancora peggio se si parla di vetture elettriche. La crescita è ancora lontana dagli obiettivi del Green Deal e l’Italia resta il paese con minor diffusione di vetture alla spina, tra i principali mercati continentali. I problemi? La differenza di prezzo resta significativa in particolare sui segmenti A e B, mentre i veicoli con range extender (REEV) potrebbero aiutare a superare la “range anxiety”, nonostante un’offerta in aumento.
Lo studio, presentato dal direttore della Practice Automotive di AlixPartners, evidenzia un calo di profittabilità per l’Europa e gli Stati Uniti, anche a causa di prezzi in aumento e minore accessibilità. Invece, crescono i brand cinesi con un prodotto competitivo e tecnologicamente avanzato. Anche sul fronte produttivo la situazione non è buona nel nostro Paese, dove per raggiungere l’obiettivo di un milione di unità servirebbero oggi più di due anni.
Parco circolante sempre più vecchio
Il risultato? “Il parco circolante continua a invecchiare, e la quota di BEV e PHEV rimane contenuta (circa 10% nella prima metà del 2025) – spiega Emanuele Cordone – con l’Italia che resta fanalino di coda nella crescita dell’elettrico rispetto ai principali paesi europei. In Italia, la quota di BEV e PHEV è però più alta nelle flotte aziendali rispetto al mercato generale, con ulteriore spinta potenziale per il nuovo schema di incentivo fiscale previsto per il 2025”.
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