Mercedes-Benz Italia: 50 anni da star
La filiale italiana del brand celebra i 50 anni con una parata tra le vie della città eterna
Mercedes-Benz Italia – 50 anni dalla nascita di Mercedes-Benz Italia, da quando la filiale ufficiale della Stella fu aperta a Roma, in via degli Abruzzi 3 nel 1973. Tante le primavere trascorse, che hanno segnato un cambio di rotta notevole, non a caso, inizialmente le attività riguardavano la vendita di veicoli commerciali ed industriali, mentre oggi si è arrivati ai processi di digitalizzazione ed alla riorganizzazione dell’intera rete commerciale, con una nuova concezione di autosalone. Per celebrare l’evento è stata organizzata una parata che ha attraversato gli scorci più suggestivi della città eterna, partendo dalla sede attuale di Via Giulio Vincenzo Bona, che è stata inaugurata nel 1995.
Nel serpentone di vetture che hanno sfilato tra cittadini e turisti intenti ad immortalarle a colpi di click, c’erano l’iconica 300 SL Coupé W198 del 1954, la cosiddetta “ali di gabbiano”; l’indimenticabile 560 SEC; ma anche vetture che hanno rivoluzionato il marchio con uno stile innovativo come la 190, e la W124 (la classe E degli anni ’80). Non potevano mancare all’appello la Classe G, tuttora in gamma, e la smart di prima generazione, tanto apprezzata dagli automobilisti romani. Inoltre, il passaggio temporale è stato scandito dalle auto a batteria che caratterizzano parte dell’offerta attuale di Mercedes, ed attraverso un modello capace di rinnovarsi di generazione in generazione: la SL, presente nella variante 43 AMG.
Gli anni ‘70 e ‘80
Gli anni ‘70 hanno posto le basi per il successo commerciale di Mercedes-Benz Italia, mediante la crescita dell’organizzazione, dei processi, della rete di assistenza e, dal 1978, con la nascita della Merfina: la finanziaria captive ufficiale. Allora al comando c’era Hans Breithaupt, primo a guidare Mercedes-Benz Italia in qualità di Amministratore Delegato, il quale, con carattere, si rivolse al Presidente Boccanelli dicendo: “mi faccia fare a modo mio per un anno e vediamo i risultati; se non arrivano, mi dimetto”. Oggi, alla guida della filiale italiana è arrivato Marc Langenbrinck, che ha ricevuto il testimone dell’uscente Radek Jelinek, sarà lui a capitanare la stella avvolta nel tricolore in questa fase di transizione energetica. Potrà fare tesoro del passato per guardare al futuro, e di cambiamenti dal 1973 ce ne sono stati tanti. Negli anni ‘80 Mercedes-Benz Italia ha triplicato i suoi volumi di vendita rispetto alla fine degli anni ’70, e il merito è anche di vetture che avevano un occhio di riguardo per lo stile, grazie alla matita di Bruno Sacco. Il capo del centro stile della Stella ha realizzato la Classe S, la coupé SEC, divenuta uno status symbol, e la 190 del 1982, che aprì il mondo Mercedes ad una platea più vasta.
Dalla fine del XX secolo ai giorni nostri
Negli anni ‘90 arrivarono le prestazioni dei motori Kompressor, la gamma si estese verso il basso con la Classe A, e la SLK ridefinì il concetto di roadster con il suo tetto metallico, ma ci fu anche lo spazio per una coupé di classe come la CLK e per l’arrivo di uno dei primi veri SUV, la ML. Tutte queste proposte valsero il passaggio da 40.000 vetture e vans del 1989 alle oltre 80.000 del 1999, con cifre che continuarono a crescere fino al 2007, quando le vendite di Mercedes-Benz Italia arrivarono a superare le 120.000 unità.
Con la crisi economica ed un panorama commerciale cambiato, il marketing divenne fondamentale per proporre nuovi modelli, e si moltiplicarono le attività relative agli eventi sviluppando una particolare affinità con gli sport più vicini al brand, con l’intenzione di coinvolgere i più giovani. Con gli strumenti del leasing e, successivamente, del noleggio ai clienti privati si abbassò la soglia del prezzo percepito anche grazie al claim “e dopo tre anni puoi restituirla”. D’altra parte – come ricorda Eugenio Blasetti, direttore delle comunicazioni di Mercedes-Benz Italia – “quello che siamo oggi è il frutto di una sedimentazione di esperienze”. Esperienze che saranno alla base della crescita futura sempre più orientato all’elettrico, con la soglia del 2030 per la vendita di auto 100% elettriche e del 2039 per una flotta di veicoli nuovi carbon-neutral.
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