Mercedes: oltre un anno di attesa per la consegna del nuovo

La crisi dei semiconduttori continua a rallentare il mercato del nuovo, anche Mercedes registra ritardi davvero importanti sulle consegne

Ve ne parliamo ormai da più di un anno, la famigerata crisi dei semiconduttori o microchip. Delle componenti indispensabili per qualsiasi tipologia di apparecchio elettronico dotato di una centralina di comando o di un processore per la gestione delle varie funzioni. A farne le spese più di tutti è stato il settore dell’automotive che, a seguito del primo Lockdown ha registrato una carenza di microchip davvero impensabile prima d’ora. Altri gruppi come Stellantis sono stati costretti a chiudere temporaneamente alcuni stabilimenti a causa dello stop forzato delle catene di produzione. Mercedes-Daimler non ha ancora preso una decisione così drastica tuttavia, per alcuni modelli, si registrano tempi d’attesa di oltre 12 mesi dalla stipula del contratto di acquisto, un’attesa che spesso sfocia nel malcontento del cliente per poi disdire il contratto con il concessionario. 

Si punta sul pronta consegna, il nuovo è limitato 

Alcuni siti esteri, tra cui Reuters riportano alcune comunicazioni dei concessionari ai clienti che hanno pre-ordinato la nuovissima Mercedes EQS. I tempi d’attesa per la nuova ammiraglia elettrica sarebbero già oltre i 12 mesi, sommando i rallentamenti normali legati ad un inserimento in gamma di un nuovo modello con la carenza di semiconduttori. A tal proposito ha parlato il CEO del brand tedesco, Ola Källenius:” La domanda del nuovo in Mercedes è davvero enorme, ma bisogna fronteggiare questa crisi globale di cui non siamo direttamente responsabili“. Il manager ha inoltre spiegato, in occasione del Salone di Monaco 2021, che tale problematica potrebbe influenzare negativamente il mercato dell’auto anche per il 2022 e il 2023

La soluzione che molti dealer stanno adottando è quella di puntare tutto sul pronta consegna, sfruttando i pochi lotti di autovetture pre-configurate che varcano le alpi con gli importatori. Alcuni attuano prezzi interessanti, altri puntano sull’immediata esigenza di una nuova vettura da parte del cliente, impossibilitato ad avere in tempi brevi l’auto nuova con la configurazione scelta. Chiariamo però che non si tratta di un problema legato all’intera gamma Mercedes, dipendendo principalmente dalla localizzazione della sede produttiva di un determinato modello o dai componenti necessari per il suo assemblaggio. 

Tale problematica potrebbe costare oltre 210 miliardi di euro nella filiera dell’industria dell’auto del 2021, con gravi ripercussioni su tutte le aziende ad esso legate. Altri, come Elon Musk si dimostrano ottimisti, auspicando una flessione positiva nel 2022 grazie ai nuovi centri produttivi di microchip che sono in via di realizzazione. 

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