Mercedes, prima volta dei crash test ai raggi X [FOTO]
Così si osserva la deformazione dei componenti anche dall'interno
Daimler AG ha adottato per la prima volta il metodo della radiografica per i suoi crash test effettuati nel Tech Center i protect.
La divisione che si occupa della sicurezza dei veicoli della società a cui fa capo Mercedes, grazie alla collaborazione con il Fraunhofer Institute for High-Speed Dynamics, l’Ernst-Mach-Institut e l’EMI di Friburgo, ha impiegato questa innovativa tecnologia che permette di osservare il processo di deformazione dei componenti anche dall’interno.
Durante i crash test la radiografica a tempi ultra-brevi genera immagini istantanee di grande qualità di determinati parti del veicolo. Inoltre, oltre ad analizzare il comportamento dei componenti direttamente dal loro interno, i dati del “crash test radiografico” possono confluire in modelli di simulazione supportati da computer. Da ciò si hanno disposizione utili sintesi che contribuiscono al miglioramento dell’affidabilità e della precisione delle previsioni ottenute con le simulazioni d’impatto.
L’innovazione dei crash test a raggi X non è l’unica apportata da Daimler. Al Tech Center i protect infatti si sta lavorando anche sul fronte dei sistemi di ritenuta alternativi, soprattutto in ottica della futura guida altamente automatizzata. Mentre a livello virtuale è stato utilizzato per la prima volta un modello umano digitale (Human Body Model) che, diversamente dai manichini classici utilizzati nei crash test, assume un ruolo attivo simulando i movimenti compiuti dai muscoli, consentendo così di sviluppare nuovi concept di protezioni preventiva.
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