Michelin chiude le fabbriche di Cholet e Vannes
L'azienda si è impegnata a supportare i 1.254 lavoratori nel trovare una nuova occupazione
Martedì 5 novembre alle 9 del mattino, Michelin ha comunicato ai dipendenti degli stabilimenti di Cholet (Maine-et-Loire) e Vannes (Morbihan) la decisione di interrompere la produzione in questi impianti “entro all’inizio del 2026”. L’azienda si è impegnata a supportare i 1.254 lavoratori – 955 a Cholet e 299 a Vannes – nel trovare occupazione a lungo termine prima della chiusura.
E’ ufficiale: Michelin chiude due fabbriche in Francia
Considerata l’età dei dipendenti, non ci saranno molti pensionamenti anticipati, secondo quanto dichiarato dalla direzione die due stabilimenti. Dal 16 ottobre, l’intersindacato Michelin, infastidito dal silenzio dei dirigenti sul futuro di queste fabbriche a rilento, si era ritirato da tutte le riunioni di lavoro del gruppo.
Negli ultimi anni, il mercato europeo dei pneumatici per automobili, veicoli leggeri e camion ha subito significative trasformazioni, caratterizzate da un aumento della domanda di pneumatici a basso costo, in gran parte provenienti dall’Asia. Questo cambiamento ha avuto un impatto negativo sui segmenti premium. Infatti, nell’ultimo decennio, la quota di mercato dei pneumatici entry-level per autovetture e veicoli leggeri è cresciuta di 9 e 11 punti percentuali, sottraendo quote ai segmenti premium, che hanno registrato cali rispettivi di 11 e 8 punti.
Lo stabilimento Michelin di Cholet, con 955 dipendenti, è specializzato nella produzione di pneumatici per autocarri leggeri da 17 pollici e più piccoli, rappresentando l’85% della sua attività. Tuttavia, la produzione è calata da 4,375 milioni di unità nel 2019 a circa 2,625 milioni nel 2024, a causa di una contrazione del mercato. Lo stabilimento di Vannes, che impiega 299 persone e produce rinforzi metallici per pneumatici, ha visto una riduzione della produzione da 41.000 tonnellate nel 2019 a 34.000 tonnellate previste per il 2024, senza segni di ripresa.
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