Michelin si prepara a sbarcare sulla luna con le ruote airless
Michelin ha sviluppato pneumatici airless per il Lunar Terrain Vehicle
Michelin parte alla conquista della Luna grazie al progetto Lunar Wheel, che ha come obiettivo quello di dotare di ruote hi-tech il modulo lunare Ltv. Il rover lunare realizzato da Northrop Grumman per la NASA, che entro il 2025 inizierà ad esplorare il suolo lunare, sarà equipaggiato con pneumatici ‘senza aria’ forniti dall’azienda francese. Per Michelin, l’esplorazione extraterrestre rappresenta un’opportunità per superare i limiti della progettazione umana, della resistenza dei materiali e delle prestazioni, ridefinendo radicalmente il concetto di pneumatico.
Michelin ha sviluppato pneumatici airless per il Lunar Terrain Vehicle
La missione lunare, che ha come suo obiettivo quello di cercare il sito ideale per una base sostenibile sulla Luna, sarà supportata da un veicolo chiamato Lunar Terrain Vehicle, che è stato mostrato di recente come mockup al Consumer Electronics Show di Las Vegas.
“La ruota dovrà resistere a temperature superiori a 100 °C e inferiori a -240 °C”, afferma Cyrille Roget, Direttore della Comunicazione Scientifica e dell’Innovazione del Gruppo Michelin con sede in Francia. “Creare una ruota in grado di resistere a questo intervallo di temperature è una sfida. Trovare i materiali e il design che possano offrire flessibilità, facilità di guida e la giusta resistenza a queste temperature è ancora in fase di sviluppo.”
Il rover lunare dovrà muoversi autonomamente con energia elettrica e solare, coprendo lunghe distanze senza guasti. Ciò significa che il Lunar Wheel Design di Michelin deve ridurre al minimo la resistenza al movimento in avanti attraverso la soffice polvere lunare, massimizzando al contempo la resistenza alla regolite, una pietra affilata come un rasoio.
“Riteniamo che la combinazione dell’esperienza unica di Michelin nelle soluzioni airless con materiali ad alta tecnologia sia essenziale per rispondere alle specifiche di trazione a basso consumo energetico, resistenza all’abrasione in terreni molto aggressivi e temperature estremamente basse”, ha concluso Roget.
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