Milano Monza Motor Show 2020: un nuovo Parco Valentino a ritmo televisivo

Presentata la partnership con Sky insieme alle speciali sfilate milanesi

Andrea Levy, insieme a diversi rappresentanti di Regione Lombardia, ACI, UNRAE, Milano e Monza, ha presentato la partnership con Sky del nuovo Milano Monza Open-Air Motor Show 2020, l’erede del Parco Valentino

Il Milano Monza Open-Air Motor Show, l’erede del Parco Valentino di Torino, sarà un evento a ritmo sostenuto, praticamente televisivo. Questa è stata la promessa di Andrea Levy, patron e creatore del salone dell’auto all’aria aperta, in occasione della presentazione della partnership con Sky a Palazzo Lombardia.

Un vero show televisivo sia a Milano che a Monza

“Stiamo cercando di rendere questo evento uno show televisivo con i ritmi della TV – ha annunciato Levy – Qualcosa di diverso, che possa sfruttare un patrimonio con l’Autodromo Nazionale di Monza e le zone adiacenti”. Il tutto mantenendo vivo lo spirito sostenibile che ha caratterizzato le prime cinque edizioni torinesi del salone, ovvero “mettendo sempre un tetto di budget per gli stand, così da non scatenare la corsa assidua a chi lo fa più bello, grande ed esagerato”. L’organizzazione del Motor Show si concentrerà soprattutto sull’Autodromo di Monza e sul suo parco, ma anche a Milano si svolgeranno delle iniziative di grande richiamo, come ad esempio la President Parade che partirà da Piazza Duomo con alcune delle vetture più esclusive ed emozionanti dei vari marchi presenti. “I prossimi passi saranno proprio annunciare l’adesione delle case e i modelli presenti” ha concluso Levy. Oltre a Piazza Duomo sono previste installazioni ed eventi anche a City Life, in corso Venezia vicino all’ACI Milano e lunga la prestigiosa via Monte Napoleone. Il tutto a fronte di un investimento di 5 milioni di euro.

Occasione d’incontro tra case auto e istituzioni

“Si tratta di un’occasione importante per l’ACI – ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club nazionale – Andrea [Levy, N.d.R.] è riuscito a capire prima degli altri alcune cose importanti. I saloni statici sono in calo ed è meglio sviluppare quelli dinamici. Sarà importante fare la ‘pace’ tra l’automotive italiano e gli italiani stessi. Abbiamo infatti un problema enorme, perchè ci concentriamo così tanto sugli Euro 6.2 e le auto elettriche che finiamo per dimenticare gli Euro 0 ancora circolanti. Dobbiamo tornare a spingere sull’aggiornamento del parco circolante. Questo Motor Show sarà l’occasione per parlare del ritorno alla rottamazione delle auto e conservare solo le auto storiche ‘vere’. Non dobbiamo guardare solamente all’elettrico, anche se è comunque importante. Per il 2030 abbiamo l’obiettivo delle 49 tonnellate di C02 prodotte all’anno. Intorno a questo target c’è un mondo intero, che occorre cambiare, ma al tempo stesso senza far saltare tutto il sistema”. Un sistema, ricordiamo, attorno al quale girano le vite di numerosissime famiglie in tutto il nostro Paese. “L’Ecobonus è stato un timido segnale, ma ancora non è sufficiente” ha aggiunto Andrea Cardinali, direttore generale dell’UNRAE.

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