MINI Classic Time Attack 2017 con Maiali da Corsa: maxi Domenica! [VIDEO]

15 piccolette si sono sfidate su un tracciato mondiale da kart

MINI Classic Time Attack 2017 con Maiali da Corsa - Una Domenica all’insegna dell’agilità, della corsa contro il tempo ma soprattutto del divertimento. Così noi di Motorionline abbiamo trascorso l’intera giornata con i ragazzi di Maiali da Corsa, follemente innamorati delle loro MINI originali.
MINI Classic Time Attack 2017 con Maiali da Corsa: maxi Domenica! [VIDEO]

Quando la passione chiama, Motorionline risponde. Per l’esattezza la chiamata è un messaggio sul mio cellulare un Martedì pomeriggio di Luglio. A scrivermi è Umberto, il Presidente di Maiali da Corsa, un Club che si dedica anima e corpo alle adorate MINI classiche. La prima volta che ho incontrato questo nutrito gruppo ne ho intuito subito lo spirito dedito all’amicizia.

Mi informa che il Club sta organizzando il primo Time Attack della sua storia e non lo farà tanto lontano dalla nostra redazione monzese. Mi fornisce tutte le informazioni e dopo poche ore accetto l’invito. Il tutto si terrà Domenica 23 Luglio e sempre nel messaggio Umberto mi scrive anche di «Portare il costume, si potrà fare anche il bagno». Non faccio ulteriori domande, se si può scappare dall’afa estiva che accerchia la Pianura Padana ben venga, anche se solo per poco.

Parto in tarda mattinata direzione Val Chiavenna e dopo un’ora e quindici minuti di gallerie e splendide viste sul lago di Lecco, giungo a destinazione. Apparentemente la stradina semi-asfaltata che segnala il navigatore del mio smartphone sembra portare nel vuoto. Proseguo. Faccio un giro attorno a quella che è una pista da kart, ma delle MINI neanche l’ombra. Chiamo Umberto e capisco di essere entrato dall’uscita. Dietro-front! Dopo un paio di minuti trovo l’allegro accampamento ormai già sveglio. Arresto la vettura e scendo a salutare chi sta ancora riponendo la tenda. Per loro tra poco sarà tempo di scendere in pista, proprio su quella pensata per i kart. Anche il giorno precedentemente tutti i partecipanti si erano allenati per oltre un’ora e mezza – in quello che una volta era una tracciato mondiale FIA, mi spiega Umberto. Effettivamente noto una certa cura nella sua conformazione ed appena alzo la testa non posso che ammirare il locus amenus in cui è situato. Interamente circondato dal verde dei monti è come l’El Dorado per gli amanti dei motori, nascosto al mondo quasi per dispetto. Ma a differenza della leggenda ambientata nel sud America, qui è tutto vero. E la splendida giornata estiva non fa che elettrizzare le mie aspettative. Breve debrief per i piloti delle 15 MINI accorse al Time Attack. Vengo informato che sia le ultime prove libere che la gara a tempo vedrà le vetture correre sul tracciato nel verso opposto a quello designato. Mi trovo concorde al loro parere in quanto anche a me pare più divertente!



Pettorina addosso per rendermi visibile a bordo pista e mi calo nei panni del cameraman, per girare un ricordo della giornata. Veder sfrecciare queste quindici “piccolette” tra i cordoli mi fa ricordare perché alla parola MINI è associato il kart feeling. Ossia quella sensazione di guida che ricorda proprio i piccoli mezzi con cui ogni campione di Formula Uno si è cimentato ad inizio carriera, quando era solo un bambino. Ed osservando chi si è messo alla guida non posso non notare nei loro volti, parzialmente nascosti dai caschi, un senso di libertà e divertimento. Ogni MINI è personalizzata secondo i gusti del suo proprietario e sia a livello grafico che di meccanica, esistendo davvero un’infinità di versioni – nel nostro paese, ad esempio, veniva prodotta da Innocenti. Personalmente ho sempre adorato la versione Cooper S, divenuta famosa al grande pubblico con The Italian Job, le strisce bianche sul cofano hanno sempre avuto un qualcosa in più!

Le ruote stridono, i motori rombano e chi è a bordo pista tifa per gli altri, incitandoli a fare il miglior tempo. Come una ragazzina fa davanti alla linea d’arrivo con il proprio papà. Pausa. È ormai mezzogiorno inoltrato e l’ultimo turno di free practice è terminato. Le gomme sono alquanto roventi, così come gli abitacoli. Tutti cercano e fronde dei pini lì vicini per avere un piccolo spazio  all’ombra. Ci sarà da aspettare quasi un’ora prima di buttarsi nella sfida contro se stessi. Per chi non lo sapesse il Time Attack è una specialità che prevede una serie di giri sempre al limite, dove l’importante è migliorarsi tornata dopo tornata. Una fotocellula prende i tempi e quello migliore viene messo a referto, dopodiché confrontato con quello degli altri concorrenti. Chi ha giocato almeno una volta ai famosi Arcade nelle sale giochi sa di cosa parlo.

Nel caso di Maiali da Corsa, ognuno avrà 5 giri a disposizione. Pronti, via! Le MINI si intervallano ordinatamente in una danza tra le curve che pare quasi ipnotica. C’è chi cerca il limite ad ogni staccata e chi preferisce accompagnare dolcemente il proprio mezzo. Anche chi non è abituato alla pista pian piano ha preso confidenza in questa due giorni. E non bisogna dimenticare che molti usano la vettura sia per questi eventi che nella vita di tutti i giorni, sottolineandone l’affidabilità e la duttilità. Questi tipi di tracciato ne esaltano poi il passo corto e vederle passare attraverso la chicane artificiale mi ricorda la coda di un cagnolino che sventola felice. Bandiera a scacchi, il Time Attack 2017 è terminato. Quello in pista almeno. Dopo la pausa pranzo comincia la premiazione ed uno ad uno vengono chiamati tutti i pistaioli. I crono passano in secondo piano quando come premio viene elargito un chupa-chups gigante ad ognuno. Tipico dello spirito dei Maiali da Corsa!

Giunge il pomeriggio, c’è chi deve far ritorno a casa dopo un weekend molto intenso. Ma non per noi. Finalmente scopro a cosa serviva il costume: c’è una cascata con un laghetto proprio dietro al tracciato. L’acqua è cristallina. Un’immersione veloce dopo la calda giornata è quel che ci vuole dopo una MAXI giornata con tante MINI!

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