Need for Speed Hot Pursuit Remastered: recensione delle corse tra polizia e banditi

Un racing game pronto da giocare senza troppi infiocchettamenti narrativi

Need for Speed Hot Pursuit Remastered: recensione delle corse tra polizia e banditi

Need for Speed Hot Pursuit Remastered, prodotto da Electronic Arts, ritorna sulle nostre consolle e pc da gaming per farci correre su supercar e bolidi a quattro ruote…in modo del tutto spensierato. Se conoscete Need for Speed Hot Pursuit saprete di certo che dovete lasciare nell’armadio il vostro volante (scelta solo consigliata) per impugnare il pad che c’è nel cassetto; Need for Speed Hot Pursuit Remastered è un racing game di stampo arcade, incline più alle derapate piuttosto che a pennellare le curve e i tornanti più stretti.

Need For Speed Hot Pursuit 2020 è una Remastered che mantiene inalterata l’esperienza dell’originale dotandola di piccole aggiunte e una grafica portata al passo con i tempi. Permangono le stesse modalità di guida che ci accompagnarono nell’incarnazione originale del gioco, quindi con la modalità carriera che ci porterà a correre sia dalla parte dei “banditi” che di quella dei poliziotti, nella regione di Seacrest County. Non è previsto nessun open world nella modalità carriera (è permesso comunque girovagare per la mappa in una modalità a parte ma che non porta a punti esperienza) ma bensì gare già pronte per essere giocate dalla parte del buono o del cattivo, con un bolide della polizia o una supercar a scelta e senza una trama che colleghi il tutto, insomma, si gareggia senza troppi infiocchettamenti narrativi, l’importante è fare a sportellate e arrivare primi. In tutto si contano 130 gare, come detto due carriere ma anche competizioni offline e online.

Se impersoneremo i “bandit” la modalità carriera ci permetterà di affrontare le classiche gare a tempo e quelle GP, dove vincerà chi arriva prima rispetto all’avversario, ma c’è anche la modalità Hot Pursuit in cui la polizia ci darà filo da torcere mentre, nel contempo, gareggeremo con altri novelli Toretto (o in solitaria) contro gli uomini della legge. Meno variegata è la carriera dedicata al “poliziotto” che include gare a tempo e la Hot Pursuit che ci permette di catturare i malviventi sia in compagnia dei nostri commilitoni sia da soli. Oltre alle modalità single player c’è anche la modalità multiplayer con l’aiuto dell’Autolog che permette di confrontare in tempo reale i propri risultati ottenuti in pista con quelli degli altri giocatori.

Ma come si guida in Need for Speed Hot Pursuit Remastered? In derapata facendo danzare i polpastrelli sugli stick del nostro pad. La derapata controllata è all’ordine del giorno con le supercar che affrontano anche le curve più improbabili facendo danzare il lato b mentre le ruote fumano. Da segnalare che il design delle mappe lascia spazio a scorciatoie e passaggi segreti, a voi il compito di trovarle per restare davanti al gruppone e tagliare il traguardo per primi.

La Remastered aggiunge qualche tocco estetico e nuove texture per tutto l’apparato grafico, portando Need for Speed Hot Pursuit al passo con i tempi ma senza lasciarci con la bocca aperta per lo stupore. Il lavoro è solo sufficiente per gli standard odierni, con texture curate ma un mondo di gioco comunque avaro di dettagli. Presente il supporto per risoluzioni più alte e un inedito sistema di illuminazione. Da lodare il lavoro svolto sui modelli 3D degli autoveicoli, davvero curato e che ci permette di perderci nell’osservare le supercar più belle. Rivista anche l’interfaccia utente, che ora si adatta meglio anche alle risoluzioni più elevate e agli schermi più grandi dei nostri monitor e TV.

Need for Speed Hot Pursuit Remastered vi permetterà di passare circa 40 ore intenti a derapare e guidare senza pensare troppo alla storia o alla carriera, l’unica cosa che dovrete fare è guidare a folle velocità, sportellare compagni o polizia e tagliare primi il traguardo, scegliendo tra Porsche, Lamborghini, Mercedes e tanti altri bolidi. Adatto ai nostalgici dei vecchi Need for Speed ma se volete una sfida più impegnativa e un sistema di guida più profondo, meglio guardare altrove, qui c’è fumo, gomma bruciata e una mappa vasta con gare pronte per essere giocate senza pensare alla storia. Un racing game alla “fast food” maniera.

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