Nissan GT-R 2011: il restyling di Godzilla (foto spia)
Travolgente è il giusto modo di definire alcune realizzazioni artefatte: quanti si sognerebbero di metter mano ad un Michelangelo o ad un Picasso? La filosofia è sempre la medesima: squadra che vince, non si cambia. Ma le esigenze del mercato sono inflessibili, disumane, metafisiche, intransigenti, inconcepibili. Dunque, vedere un muletto di Nissan GT-R che, visibilmente, reca con sé modifiche al proprio aspetto, lascia un sapore aspramente lamentevole.
Non per equiparare la sportiva giapponese ad un Picasso o ad un Michelangelo: il tentativo era quello di dimostrare vicinanza a chi grida allo scandalo, oggi, ora, dacché la matita di Nissan GT-R già costruita ad personam per gli amanti della cruda mancanza di pudore sembra esser stata ferita da un ritocco che risponde ad esigenze economico-industriali.
La tendenza è comune a tutto il panorama automotive: anno dopo anno, fiscalità dopo fiscalità, un aggiornamento continuo, continuato, estenuante, per rimanere sempre piacenti, al passo con un frenetico produrre senza remore o scrupoli di sorta. Non si creino allarmismi: i camuffamenti di questo muletto di Nissan GT-R 2011 sono limitati e stringenti: persuadono che il maquillage sia solo una semplice limatura di quei parametri claudicanti e forse in difetto.
Qualche tratto al paraurti anteriore, taluno in coda et voilà: è probabile che, a questo aggiornamento estetico, corrisponda la rivisitazione all’interfaccia uomo-macchina, all’impianto freno ed al sistema di sospensione della supercar, di cui già parlammo. Quando arriverà? Tuttavia, sperando di interpretare il sentimento interrogativo comune, il dubbio nasce spontaneo e deve essere sviscerato: che sia l’occasione d’un innalzamento della dote di cavalleria di questa vergine in attesa di matrimonio?
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