Nissan Leaf, venduti in Norvegia 1.000 esemplari in 6 mesi

Nel mese di febbraio ha conquistato quasi il 2% del mercato

Grazie anche alle politiche che favoriscono l'acquisto di una vettura elettrica e alla cultura ecologica della zona, Nissan è riuscita a registrare una buona performance di vendite nel Paese nordeuropeo
Nissan Leaf, venduti in Norvegia 1.000 esemplari in 6 mesi

I Paesi della zona settentrionale dell’Europa sono da sempre i più attivi nell’ambito ecologico (non solo per quanto riguarda il settore automobilistico): la mobilità alternativa è un argomento che, in quella parte del pianeta, piace davvero tanto. Così tanto che in Norvegia, negli ultimi sei mesi, sono stati commercializzati ben mille esemplari di Nissan Leaf, la media asiatica completamente elettrica eletta European e World Car of the Year 2011. Il millesimo esemplare della vettura è stato consegnato nelle mani del legittimo proprietario, di fronte al Ministero dell’Ambiente, mercoledì 25 aprile.

Nel solo mese di febbraio, Nissan Leaf è riuscita a conquistare il 2% circa del mercato norvegese: certo, senza dubbio questo è un bacino d’utenza molto piccolo, dai numeri ristretti (nel mese di cui stiamo parlando sono state immatricolate approssimativamente 11.000 automobili nuove: il modello più venduto è Toyota Avensis con 423 unità commercializzate, mentre Nissan Leaf si è piazzata all’undicesimo posto con 214 unità commercializzate), ma è un mercato che sta dando grandi soddisfazioni al costruttore giapponese e che sta apprezzando davvero tanto questa vettura a zero emissioni.

Merito anche di un pacchetto di politiche che favorisce l’acquisto di una vettura elettrica come Nissan Leaf (non a caso il brand nipponico ha spiegato che la Norvegia è il Paese europeo che più sta incentivando l’acquisto di automobili a zero emissioni): il Governo elimina l’IVA a chi sceglie di possedere un veicolo elettrico, esenta dal pagamento del bollo, dà la possibilità di parcheggiare gratuitamente, riduce completamente alcuni pedaggi e concede lo sfruttamento di corsie preferenziali nella capitale Oslo (dove ci sono ben 3.500 punti di ricarica).

La notizia può spingerci a riflettere sulla nostra situazione: superati i vincoli culturali che ancora ci tengono distanti e distratti, quasi sempre, da queste vetture non convenzionali, quando il nostro Paese si attiverà per favorire concretamente la diffusione di tecnologie alternative e della mobilità a basse o a zero emissioni?

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1 commento

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  • peppino ha detto:

    Finchè la fiat non avrà in cantiere un vero modello elettrico in italia non vedremo mai tali incentivi…

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