Nissan: perdita di 460 milioni, ma risultati migliori del previsto
Il CEO Espinosa: "Urgenza per il nostro piano Re:Nissan"

Come ampiamente nelle previsioni, il trimestre aprile-giugno 2025 ha fatto segnare perdite importanti per Nissan. L’utile operativo è stato pari a -79,1 miliardi di yen (circa 460 milioni di euro), però il timore era di una perdita molto più pesante, di circa 200 miliardi. L’obiettivo, con il piano Re:Nissan, è quello di tornare ad un flusso di cassa positivo entro il 2026.
“Questi risultati ci ricordano l’urgenza del nostro piano di ripresa Re:Nissan – le parole del CEO Ivan Espinosa – Nell’ultimo trimestre abbiamo compiuto i primi passi decisivi, riducendo i costi, ridefinendo la nostra strategia di prodotto e di mercato e rafforzando le partnership strategiche. Ora dobbiamo andare oltre e più velocemente per raggiungere la redditività. Tutti in Nissan sono uniti per realizzare una ripresa che garantisca un futuro sostenibile e redditizio”.
I dati del trimestre e le previsioni
Le unità vendute a livello globale sono 707.000 e i ricavi netti consolidati sono pari a 2,7 trilioni di yen, appunto per una perdita dell’utile operativo di 79,1 miliardi. Dati legati alle difficoltà dell’azienda giapponese, con il calo di volumi, ed anche con l’impatto dei dazi statunitensi.
Le previsioni per il secondo trimestre dell’anno fiscale 2025 indicano ricavi netti consolidati pari a 2,8 trilioni di yen, una perdita di utile operativo pari -100 miliardi di yen e un flusso di cassa del settore automobilistico in calo di 350 miliardi di yen.
Il piano Re:Nissan
Per uscire dalla crisi e tornare all’utile, il piano Re:Nissan sarà fondamentale. Sul fronte dei costi variabili, il team dedicato alla trasformazione TdC ha generato circa 4.000 idee di risparmio, di cui circa 1.600 pronte per essere implementate. Anche la riduzione dei costi fissi ha iniziato a dare i suoi frutti, con un risparmio di oltre 30 miliardi di yen realizzato nel solo primo trimestre.
Nel frattempo, prosegue anche la strategia sui prodotti, con modelli come l’N7 in Cina e la Magnite in Messico che stanno registrando delle vendite consistenti.
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