Nuova Smart ForFour, un turbo da 90 CV per l’erede della “vecchia” Classe A [PRIMO CONTATTO]

Mobilità urbana non significa rinunciare allo spazio

La Smart ForFour si porta dietro un nome importante da difendere, ma non è quello della "vecchia ForFour". È infatti alla clientela rimasta orfana della vecchia seconda generazione della Classe A che questa quattro porte si rivolge, proponendosi però con lo stile moderno e giovanile della nuova Smart, insieme ad un motore da 90 CV che presto potrà godere anche del cambio automatico doppia frizione

Smart ForFour – Il nome è lo stesso della vecchia quattro porte commercializzata tra il 2004 e il 2006, ma la sostanza è decisamente diversa. Smart fa il suo ritorno nel mondo delle “capienti”, proponendo una ForFour di nuova concezione che, come riconosce lo stesso gruppo Daimler, più che un’erede della vecchia auto, è invece la risposta agli “orfani” della vecchia Classe A. Da quando nel 2012 quest’ultima gamma passò dalla carrozzeria monovolume alla ben più sportiva due volumi, infatti, in molti si sono improvvisamente trovati senza una vera e propria soluzione all’interno del marchio che potesse unire una certa compattezza con una buona capienza. La nuova ForFour, quindi, si rivolge proprio a questo pubblico, al punto da presentarsi con un saluto del calibro di “Bentornata, Classe A”.

Ma è davvero così? Siamo stati a Torino proprio per questo, per testare la nuova Smart ForFour per le strade di una delle città più trafficate del nostro Paese, ambiente ideale per una vettura che vuole essere compatta e capiente allo stesso tempo. Le dimensioni della vettura, in effetti, sono promettenti: non lasciatevi ingannare dal primo impatto. A causa delle sue forme la nuova ForFour appare molto più piccola di quanto in realtà non sia, ma le sue misure combaciano in maniera impressionante proprio con la vecchia Classe A, con una lunghezza di 3,5 metri, una larghezza di 1,6 e un’altezza massima di 1,55 metri. Si tratta di una vettura concepita per sfruttare al meglio lo spazio messo a disposizione, che secondo i dati ufficiali di Daimler raggiunge una percentuale del 77%, il che la rende di fatto l’auto migliore in questa particolare capacità. In effetti la capacità del bagagliaio rispetta decisamente bene questa promessa, dato che si parte da un minimo di 255 litri (con cappelliera) fino ad un apice di ben 975 litri con i sedili abbattuti. Decisamente notevole per una vettura di questo tipo, che comunque necessita di mantenere le caratteristiche di guida della sua sorella più piccola. La fila posteriore dei sedili è ben congegnata: omologata per due posti extra, presenta anche un comodo porta oggetti al centro, che essendo al livello dei sedili non impiccia nel momento in cui dovesse occorrere uno spostamento da una parte all’altra del passeggero. L’accesso a questa fila, inoltre, è particolarmente facile grazie all’apertura ad angolo di 90° delle portiere. Insomma, se l’obiettivo era la comodità, questo è stato senza dubbio raggiunto.

nuova-smart-forfour-primo-contatto_19

Dal unto di vista estetico la nuova ForFour riesce decisamente in quello che la sua antenata non era riuscita a fare, ovvero essere una vera e propria variante a quattro porte della city car originale. Lo stile e l’impatto visivo sono assolutamente identici e si finisce davvero per credere allo spot ideato dalla casa, nel quale viene citata non per caso la vecchia pubblicità della Classe A nella quale due uomini cercano di far combaciare in un parcheggio due vetture solo apparentemente uguali, ma in realtà di dimensioni diverse. Prima era la Classe A, ora è la Smart. Stesso discorso per gli interni, che riprendono in maniera molto fedele quelli della ForTwo. Ciò non è assolutamente un male dal nostro punto di vista: certo, occorre fare l’occhio a scelte estetiche molto estroverse, ma del resto lo spirito della Smart è proprio questo e siamo convinti che, rispetto al vecchio modello, sia stato fatto un passo avanti decisamente grande, rendendo la nuova versione molto più giovanile, moderna e accattivante. Si parte dall’allestimento di base Youngster per poi passare ai vari livelli successivi come il Passion, il Prime, lo Sport Edition 1 e, infine, la ForFour Proxy, che è quella che potete vedere nella nostra prova video. Come potete notare, tra l’altro, abbiamo scelto di testare una versione non dotata del sistema di infotainment completo, bensì quella con supporto di serie per lo smartphone, sul quale gira un software appositamente studiato per funzionare insieme alla vettura. Ottima l’idea di posizionare sul supporto (molto resistente e facile da aprire) una porta USB, in modo da nascondere il più possibile qualsiasi cavo penzolante. In generale siamo rimasti molto ben impressionati dal porta-cellulare di serie, mentre per il software ci riserviamo di valutarlo in un futuro long test drive. La sola idea di poter usare qualsiasi software desiderato come navigatore o riproduttore musicale, però, ci fa apprezzare enormemente questa scelta di Smart, senza considerare gli innegabili vantaggi dal punto di vista della sicurezza (niente più furti di navigatori durante la notte).

nuova-smart-forfour-primo-contatto_18

Parliamo ora della meccanica, perché in questa prova non abbiamo voluto farci mancare nulla. Siamo infatti stati a bordo della motorizzazione top di gamma della nuova ForFour, ovvero il turbobenzina da 898 cc di cubatura con potenza massima da 90 CV (le altre motorizzazioni sono da 61 e 71 CV). Secondo i dati ufficiali, questa unità è in grado di percorrere fino a 23 km/l. Sappiamo bene che questo genere di prestazioni sono spesso frutto di condizioni ideali create in fase di test, per cui difficilmente replicabili nella quotidianità. Detto questo, però, siamo molto ottimisti per quanto riguarda l’effettivo consumo del tre cilindri Smart (anche questo in attesa di una verifica più lunga e approfondita). Considerando la sua potenza e la tipologia di auto sulla quale questa meccanica è montata, ci troviamo di fronte ad un sistema in grado di restituire una discreta potenza e uno scatto di buon livello per l’utilizzo cittadino. Il fianco viene forse mostrato un po’ nei sorpassi ad alta velocità, ma del resto non è certo in questo campo che la ForFour vuole competere. L’assetto è sorprendentemente rigido per la media del segmento, persino più di quanto non ci aspettassimo e questo non è certo un male. Molto interessante è stato il confronto con la Classe A 170 CDI da 90 CV, ovvero il top della gamma prima della sua uscita di produzione in favore della terza generazione. Questa unità, un 1.700, proponeva dei consumi ufficiali che si assestavano sui 20 km/l. Viene così ulteriormente migliorato il risultato ottenuto dalla tanto apprezzata progenitrice. Ultima parola sul cambio: noi abbiamo provato la versione con il manuale a cinque marce, ma se siete “Smartisti” puri che non vogliono rinunciare all’automatico, allora sappiate che a giugno sarà il turno anche per la ForFour di ricevere l’attesissimo Twinamic a doppia frizione.

nuova-smart-forfour-primo-contatto_21

Chiudiamo con i prezzi. La nuova ForFour con il motore da 90 CV (ricordiamo omologato Euro 6) parte da 14.750 €, per il quale si avrà diritto alla versione Youngster. Si tratta di un aumento di 750 € rispetto alla ForTwo, differenza che si mantiene costante per tutti gli allestimenti. Con 910 € in più si può acquistare l’allestimento Passion, che inizia a presentare delle “chicche” come i cerchi in lega bicolore e il tetto panoramico. Aggiungendo a questo allestimento altri 1.390 € si arriva alla versione Prime, nella quale sono da segnalare i sistemi di sicurezza come il controllo della distanza e della corsia, oltre agli interni in pelle e non più in tessuto. Per i più sportivi (in attesa della Brabus) c’è la Sport Edition 1, al costo di 1.210 € in più rispetto alla Youngster, mentre la top di gamma assoluta sarà la Proxy, oggetto della nostra prova, in vendita a 1.090 € in più rispetto alla Sport Edition 1.

Rate this post
Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Notizie

Lascia un commento

1 commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • kato ha detto:

    Bah.. un dirigente Mercedes che mi parla di una smart come una classe a, che però costa meno della classe a… CERTO E’ UNA SMART NON UNA MERCEDES…e per enfatizzare mi parla di 35 milioni di lire…
    Se ti configuri una smart decente costa più di molte macchine. Avete toppato a cercare di venderla col cambio manuale, non la vuole nessuno. Fatti 2 conti ha i motori che vanno peggio della versione vecchia e costa un botto in più.

    Primo contatto col motore 90cv, non avete dato 1 solo dato.

    A questo punto era meglio non farlo questo articolo.. poi se serviva a smart altro discorso.

    Grande delusione!

Articoli correlati

Array
(
)