Nuova Smart MY 2014: parliamo di guida autonoma, elettrica e cambio manuale

Intervista speciale a Dieter Zetsche e Annette Winkler

Abbiamo parlato con Dieter Zetsche, CEO di Daimler, e Annette Winkler, CEO di Smart, in occasione della presentazione della nuova cittadina e ci hanno regalato alcune interessanti dichiarazioni sul futuro della vettura stessa e sulle tecnologie che vi verranno applicate
Nuova Smart MY 2014: parliamo di guida autonoma, elettrica e cambio manuale

In occasione della presentazione della nuova Smart, Dieter Zetsche, CEO di Daimler e Mercedes, e Annette Winkler, CEO dello stesso marchio Smart, hanno risposto ad alcune domande non solo riguardo alla piccolissima city car, che ha debuttato proprio lo scorso weekend nei concessionari, ma anche su altri argomenti per il futuro della casa.

Inizialmente non si poteva non chiedere qualcosa di MV Agusta e del recente accordo siglato tra la casa varesina e il gruppo Daimler. «Abbiamo idee molto chiare in proposito – ha dichiarato Zetsche – Ci sarà una collaborazione stretta a livello di marketing tra MV Agusta e AMG, anche se non con Mercedes o con il marchio Smart».

L’attenzione, però, era ovviamente sulle due nuove vetture. Soprattutto sulla ForFour, che dopo l’inizio molto zoppicante nel 2004 ritorna finalmente sul mercato. «Ci sono delle differenze molto significative tra il vecchio e il nuovo modello – ha continuato il CEO di Mercedes – Ora fa davvero parte della famiglia, condivide la stessa piattaforma. Segue anche la filosofia del marchio, unendo grande spazio interno con forme compatte. È una vera Smart sotto ogni aspetto, dai colori alle idee di design, compreso l’abitacolo interno. La piattaforma è sempre la stessa, seppur allargata. Inoltre la differenza tra la due posti e la quattro posti in termini di prezzo è davvero contenuta, essendo solo di circa 600 €. Abbiamo molta fiducia che possa essere un successo». «Inoltre in Italia – ha specificato Annette Winkler – la Smart ha sempre avuto molto successo e pensiamo che il pubblico italiano amerà la nuova quattro posti come ha già fatto con la due posti».

Come si è sviluppata la collaborazione con Renault, dalla quale è nata la piattaforma sia per la Twingo che per la nuova Smart? «Eravamo alla ricerca di un partner per centrare degli obiettivi di economia di scala e volume. Con Renault avevamo obiettivi in comune, come il motore posteriore e l’estrema efficienza nella distribuzione degli spazi. La nuova Smart è la vera erede del vecchio modello, ma grazie a questa partnership abbiamo potuto lavorare anche su nuovi aspetti, pur mantenendo tutti i punti forti della vettura. Non abbiamo dovuto fare alcun compromesso, perché anche se il lavoro è stato molto più complesso, dovendo accontentare entrambi i costruttori, la mia convizione è che fosse comunque più facile arrivare ad un prodotto capace di soddisfare i consumatori con il supporto di Renault piuttosto che senza». Parlando di una versione particolare della Smart, quando vedremo la nuova elettrica? «Nel 2016», ci ha risposto convinta la CEO del marchio.

Pensate che ci sarà mercato per Smart in Cina? «È un aspetto molto interessante – ha continuato la Winkler – perché Italia e Cina al momento sono in competizione per essere il secondo mercato al mondo. Con questa crescita la Cina potrebbe in futuro anche diventare il primo».

Si è proseguiti con una domanda molto tecnica per Zetsche: la guida autonoma è una buona idea per le città e magari per Smart? «La città forse non è l’ambiente ideale per la guida autonoma, perché ci sono così tante regole da rispettare e così poche situazioni prevedibili a tavolino. Vi sono però alcuni aspetti peculiari per i quali la guida autonoma può essere davvero utile, come ad esempio i parcheggi. Immaginiamo un bottone che possa essere premuto all’ingresso di un parcheggio, grazie al quale l’auto si occuperà da sola di trovare un posto libero, per poi tornare dal proprietario premendo un altro pulsante sulla chiave una volta che occorre andare via. Queste sono idee molto utili che potremmo offrire in futuro e che sarebbero molto utili per le città. La zona urbana, però, credo che sarà davvero l’ultimo posto nel quale vedremo comparire auto completamente autonome, proprio a causa di tutte queste situazioni imprevedibili

Pensate ad una Smart ibrida? «È un passo molto interessante. Può essere, però, fatto solo con un aumento significativo dei costi. Non credo che al momento sia una cosa richiesta dal pubblico». «Anche perché secondo i nostri dati – ha specificato Annette Winkler – circa l’80% dei possessori di Smart guida ad una velocità media tra i 40 e i 50 km/h, per cui i motori attuali sono già sufficientemente efficienti per i bisogni del mercato. Supportiamo i modelli 100% elettrici e la crescita delle infrastrutture».

Pensi a Smart e viene in mente il car sharing. Vedete un rischio da Car2Go per le vendite? «Non ha una vera importanza se il car sharing stia o meno influenzando le vendite, semplicemente perché è qualcosa che sta accadendo – ha confermato Zetsche – Quando avviene un cambiamento puoi o adattarti oppure combatterlo, per poi dirti però “sorpreso” di non essere più in attività alla fine. Comunque, secondo le nostre esperienze, non abbiamo registrato una flessione delle vendite a causa di Car2Go. Anzi, chi possedeva una Smart prima ha continuato a volerla avere a disposizione, mentre chi prima non l’aveva comprata, grazie a Car2Go ha iniziato ad apprezzarla e a valutarne l’acquisto». Quando arriverà la nuova Smart nella flotta di Car2Go? «Gradualmente a partire da metà del prossimo anno», ha risposto la WInkler. Anche la ForFour? «Ci stiamo pensando per ora e ci sono molti argomenti a favore del suo arrivo».

Come pensate che saranno le quote di vendita tra cambio automatico e manuale? «Dipenderà dal mercato. In Italia, ad esempio, pensiamo che le vendite del manuale possano essere relativamente alte rispetto alla media del segmento».

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1 commento

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  • kato ha detto:

    Il cambio manuale in italia su una smart saranno alte ??? Sono folli completamente. Sento che nessuno vuole una smart manuale!

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