nuTonomy: i taxi a guida autonoma proseguono il loro sviluppo

Dopo la sperimentazione a Singapore, il servizio sbarca a Boston

La start up fondata nel 2013 spinge sull'acceleratore e dopo la città di Singapore va alla conquista di Boston. I taxi a guida autonoma potrebbero rappresentare una valida soluzione al traffico e all'inquinamento delle grandi città.
nuTonomy: i taxi a guida autonoma proseguono il loro sviluppo

Ricordate la start up “nuTonomy” di cui vi avevamo parlato circa tre mesi fa in un nostro articolo? Piccolo riassunto: nuTonomy è una start up creata nel 2013 da un italiano, Emilio Frazzoli, professore di Astronautica e di Aeronautica, e da un americano Karl Iagnemma con l’obiettivo di lanciare entro il 2018 un servizio di taxi a guida autonoma. Per il momento la start up si serve di Mitsubishi i-MiEV e Renault Zoe opportunamente adattate per funzionare con la guida autonoma grazie all’utilizzo di un sistema denominato LIDAR costituito da laser, radar e telecamere atte a scannerizzare la strada e gli spazi circostanti. 

Allo stato attuale il “robo-taxi service” di nuTonomy è stato utilizzato in via sperimentale soltanto nella città di Singapore ed esclusivamente in punti ben specifici all’interno di un’area di 2,5 chilometri quadrati nel distretto commerciale di One North. A quanto pare, dopo la prima parte sperimentale, il servizio dei taxi a guida autonoma è pronto a varcare i confini della città di Singapore per approdare nella città di Boston. Difatti la stessa nuTonomy ha affermato che “entro la fine dell’anno alcune Renault Zoe facenti parte del progetto ed abilitate alla guida autonoma potranno circolare in alcune zone della capitale dello Stato del Massachusetts”.

La strada intrapresa da nuTonomy è a tutti gli effetti anche un esperimento di mobilità alternativa ed ecosostenibile: non a caso secondo i dati raccolti fino ad ora l’utilizzo di taxi robotizzati a guida autonoma, ad esempio, potrebbe far ridurre di un buon 60% il numero di veicoli presenti a Singapore con evidenti benefici dal punto di vista del traffico e dell’inquinamento. Allo stesso modo se la start up dovesse riscuotere il successo sperato a Singapore e a Boston, i dirigenti di nuTonomy potrebbero decidere di lanciare il loro servizio di “robo-taxi service” anche in altri Paesi.

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