Opel Insignia Grand Sport, ammiraglia a prezzo scontato o “vorrei ma non posso”?
Presentata a Ginevra 2017, vuole infastidire le premium più blasonate
Opel Insignia Grand Sport – Il cambio di rotta è evidente fin dal primo sguardo, con un passo che sale di ben 92 millimetri, sbalzi che si riducono ed un approccio che porta dritto dritto a casa altrui. Si, perché in un contesto dove difficilmente si può creare un concetto completamente nuovo, la Insignia Grand Sport ha per alcuni la colpa di assomigliare troppo alla Audi A5 Sportback. Senza girarci troppo intorno, se provate a “googolare” i nomi delle due vetture, troverete anche dei contributi video che le mettono a confronto e che “muso contro muso” ne evidenziano i tanti aspetti che rendono le due vetture molto affini. A parziale difesa della nuova arrivata di casa Opel, va però detto che ormai è molto facile trovare somiglianze e punti di contatto tra i vari modelli dello stesso segmento. Proprio come le vetture di Formula 1, che devono essere assoggettate al rispetto di un regolamento minuzioso e molto puntuale, anche i designer delle auto di tutti i giorni, pur partendo da un foglio bianco, hanno tutt’altro che mano libera sul loro operato. Aerodinamica, meccanica sottostante, abitabilità interna, nonché le indicazioni che arrivano dalle norme e dai concetti collegati con la sicurezza, lasciano infatti poco spazio di manovra.
Questo il video di Auto Test a cui facciamo riferimento
Di video similari ne è pieno il web, inclusi alcuni che cercano di trovare similarità anche tra la Insignia Grand Sport e la Volkswagen Arteon in arrivo a breve e anch’essa presentata all’ultima edizione del salone ginevrino. Lasciamo a voi il giudizio, rimettendoci ad un confronto basato sui numeri, più che sui pareri. La nuova Insignia in carrozzeria coupé è lunga 490 Cm, larga 186 ed alta 146, con un passo di 283. La Audi A5 Sportback avrà proporzioni similari, ma è sensibilmente più corta, parliamo di quasi 17 Cm, più stretta di un paio e più bassa di ben 6. Il passo è l’elemento che più le avvicina, dato che la differenza è di appena un centimetro, mentre la capacità del bagagliaio regala un vantaggio di 10 litri alla Opel, con 490 litri, che salgono fino a quota 1.450 abbattendo gli schienali, mentre la Audi A5 in configurazione 5 porte si ferma sotto quota mille (980 per la precisione).
L’occhio dei sospettosi trova quindi solamente in parte una conferma nei freddi numeri, per il resto le cifre parlano di un ottimo CX, di 0,26, un coefficiente di resistenza aerodinamica tra i migliori della categoria. La nuova Opel Insignia Grand Sport mette poi sul piatto una nuova generazione di fari IntelliLux LED, con fasci luminosi che si adattano al traffico in modo ancora più preciso e che arrivano fino a ben 400 metri. Non mancano sistemi di assistenza alla guida, a partire da un Head-up-Display che permette di ridurre le distrazioni, proponendo un discreto numero dei dati che ritroviamo sul quadro strumenti, oppure quattro telecamere che costruiscono l’immagine a 360° intorno alla vettura, per facilitare le operazioni di parcheggio. Troviamo anche il Cruise Control Adattivo (ACC) con frenata automatica, il Rear Cross Traffic Alert, che utilizza sensori radar nel paraurti posteriore per rilevare oggetti in avvicinamento dietro il veicolo e molto altro ancora, incluso ovviamente l’immancabile sistema Onstar, ma non mancano nemmeno l’OpelEye di serie (rilevamento cartelli), il mantenimento della corsia ed il riconoscimento dei pedoni.
Il tutto offerto ovviamente ad un prezzo ben più abbordabile di quello della principale sua rivale teutonica. Parte infatti da quota 30.250 euro, contro un prezzo d’attacco della Audi A5 Sportback di oltre 40 mila euro. Con 32.500 euro si può accaparrarsi la 2.0 CDTI Advance, direttamente paragonabile alla A5 2.0 TDI da 190 cavalli, che però costa ben 11 mila euro in più. Una ammiraglia a prezzo di saldo quindi, oppure un confronto impari, da cui la Opel potrebbe uscire con le ossa rotte, proprio per la differenza di blasone dei due brand? Anche qui lasciamo a voi il giudizio, però qualcuno potrebbe contestare il fatto che le importanti velleità della nuova Insignia Grand Sport si scontrano con la scelta di mettere sotto al suo cofano anche alcune unità di cilindrate e caratteristiche poco altisonanti, come il piccolo 1.5 litri turbo benzina da 166 cavalli (il 140 in Italia non dovrebbe arrivare), oppure il “millesei” a gasolio da 110 o 136 cavalli. Meno ardua sarebbe stata l’operazione di riposizionamento verso l’alto, se ci si fosse limitati ai due propulsori alto di gamma, il 2 litri a gasolio da 170 cavalli ed il benzina da ben 260, oppure unità ancora più importanti in quanto a cubature e potenze.
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Sicuramente è stata un’auto di sostanza che non bada a fronzoli vari, ed è un’alternativa alle solite tedesche premium che spesso si fanno pagare solo per il prestigio del marchio.