Peugeot 508 SW BlueHdi 2015, sotto il vestito succose novità [PROVA SU STRADA]

Un piccolo facelift, ma le novità importanti sono sottopelle

Si rifà il trucco con fari anteriori nuovi e piccole novità estetiche nel frontale, sotto la carrozzeria nasconde aggiornamenti più cospicui, tra cui una nuova trasmissione automatica, fari full led e tanti dettagli interni da premium che non lasciano dubbi: vuole fare un salto di livello andando ad infastidire qualche rivale blasonata.

Peugeot 508 SW BlueHdi – Sono quasi 380 mila gli esemplari venduti da inizio carriera, a dimostrazione del buon successo della Peugeot 508. Da noi viene importata nella sola variante SW, declinata anche nella variante RXH ibrida a trazione integrale con look da offroad. Con il restyling di metà carriera è stata aggiornata nel look, con un frontale che recepisce il family feeling che ruota intorno alla nuova calandra verticale. L’occasione è stata però sfruttata per mostrare la volontà di Peugeot di spostare verso l’alto il suo prodotto. Tante infatti le novità che strizzano l’occhio alla clientela più raffinata. Dai fari full led all’head-up display, dai materiali di qualità degli interni al dotazioni tecnologiche al top per il suo segmento. Dopo un primo contatto ne abbiamo provati a lungo due esemplari, in configurazioni che dovrebbero rappresentare i best seller tra quelle disponibili: una 508 2.0 BlueHDi 150 CV Allure e la top di gamma 2.0 Blue HDi 180 CV GT, dotata del nuovo cambio automatico EAT6.

Design e Interni: [xrr rating=4/5]

Piccoli ritocchi e qualche tocco di classe
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A cambiare è il frontale, intorno a quella calandra che Peugeot vuole uguale per tutti i sui modelli. Il logo ed il nome della Casa del leone sono ora in bella vista. Cambiano le forme, di conseguenza, anche del cofano e del paraurti, oltre che dei fari. Fari che sono forse la più grande innovazione, grazie all’adozione della soluzione full led, 44 led che non solo consento una visibilità sempre molto buona, ma sono anche un dettaglio raffinato, destinato alle vetture più prestigiose. Per il resto la 508 resta fedele a se stessa, soprattutto perché il suo aspetto era ancora attuale, con linee pulite ed al tempo stesso muscolose grazie alle nervature tese e con il lunotto spiovente che la rende armoniosa e ben nasconde i suoi 483 centimetri di lunghezza. I due esemplari provati differivano negli allestimenti, più elegante la Allure, più sportiva la GT, anche grazie agli enormi cerchi da 19” di cui era dotata. Sono i due allestimenti di fascia alta, entrambi includono la selleria in pelle, i fendinebbia adattivi che si accendono automaticamente in curva, il tetto panoramico e molto altro.

Interni: Accogliente come la precedente, ma arricchita da dettagli di prestigio
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Di certo averla provata nei due allestimenti più ricchi ha giovato alla nostra impressione sulla qualità della 508. Dentro infatti, oltre alla pelle dei sedili, ci siamo fatti coccolare da tanta tecnologia, oltre che dalla qualità dei materiali. Molto è però in comune a tutte le versioni, come il nuovo schermo, che perde i comandi remoti sulla console centrale, a vantaggio del più comodo touchscreen da 7”. A dire la verità paga un posizionamento piuttosto distante dal sedile, che rende per chi non ha una statura troppo elevata un po’ complesso arrivare a toccare lo schermo. I sedili, oltre che in pelle, hanno una seduta alta e regolazione lombare elettrica (per la GT regolazioni elettriche complete). Nella console centrale trovano posto anche 2 portabottiglie estraibili, mentre nel bracciolo gli ormai classici accessi USB e Aux, oltre ad una seconda presa 12 volt. Sono tanti i dettagli da cui traspare la volontà di “fare la grande”, come l’head-up display regolabile che replica velocità oltre che le indicazioni del navigatore o la velocità impostata con il cruise control, oppure il baule con apertura e chiusura elettrica, ma forse la cosa più appagante è lo spettacolare tetto panoramico, praticamente totale, con tendina oscurante elettrica. La 508 ci è parsa piuttosto riuscita a livello di ergonomia dei comandi, fatta eccezione alla distanza dal touch screen, con tanti comodi comandi al volante, alcuni dei quali duplicati sulle aste di luci e tergicristalli, in modo da poter scegliere l’opzione che si preferisce utilizzare. Tanta, tantissima la tecnologia, che include gli abbaglianti automatici, il blind corner assist e la telecamera posteriore sulla GT e molti accorgimenti a supporto della sicurezza attiva. Altri dettagli di pregio sono l’impianto audio Jbl (optional da 500 euro) e la climatizzazione quadri-zona con regolazioni separate dai sedili posteriori (altri 500 euro).

Comportamento su Strada: [xrr rating=4/5]

Comfort e vocazione da gran turismo
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Peso e dimensioni della Peugeot 508, ricordiamo che oltre a passare i 4,8 metri di lunghezza ha un importante passo di 282 cm, non la rendono certo una vettura con cui staccare il tempo in pista. L’impostazione e la vocazione sono da confortevole granturismo, lo dimostrano uno sterzo non troppo reattivo (sulla Allure) ed un rollio in curva abbastanza marcato. Cambia un po’ la musica sulla GT, grazie alla gommatura da supersportiva, con penumatici 235/40 R19, che rendono più sportivo anche il feeling con lo sterzo. Ciò che sembra strano, dato che è un dettaglio legato ad una blasonata Casa automobilistica che inizia sempre con la “P” e che ha un animale nel proprio logo, è il tasto dell’accensione a sinistra del volante. L’illusione di guidare una Porsche comporta però lo smarrimento iniziale quando si ricerca un tasto dall’altro lato… Sempre a sinistra troviamo il comando del freno a mano elettrico, che si inserisce automaticamente allo spegnimento dell’auto. Non ci è piaciuto che, alla ripartenza, innestando la marcia e provando a partire si disinserisca solo con una discreta insistenza con l’acceleratore, cosa poco piacevole se si deve effettuare una manovra di precisione per uscire da un parcheggio. Sul fronte abitabilità e comfort di marcia la 508 è invece promossa a pieni voti. Tanto lo spazio per i passeggeri, solo il quinto ha il tunnel centrale che limita un po’ lo spazio per le gambe. Anche il bagagliaio è generoso, con i suoi 560 litri (quasi 1.600 con i sedili abbattuti). Contrariamente a quanto si possa pensare quando la si guida in modo aggressivo, la 508 non si scompone affatto. Ne abbiamo apprezzato il comportamento nella guida al limite sulla zona montuosa del modenese dove stavamo testando, insieme alla station wagon francese, una berlina ben più sportiva. A stupirci è stata la facilità con cui teneva il passo di un’auto con oltre il doppio della potenza, con asfalto generosamente bagnato. Mai una incertezza ed un intervento dell’ESP a correggere una perdita di aderenza, grazie anche ad una ottima gommatura, ma la 508 e la bontà del suo telaio hanno la maggiore porzione dei meriti.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=4/5]

Nuovi BlueHDi, nuova trasmissione Eat6, netti i passi in avanti
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Le novità più importanti della Peugeot 508 restyling sono proprio sotto al cofano. Nuove le motorizzazioni, Euro6, nuova la trasmissione automatica a 6 rapporti con convertitore di coppia. Il nuovo EAT6 (Efficient Automatic Transmission 6) è un grosso e fortemente atteso passo in avanti rispetto ai “vecchi” robotizzati e automatici, da noi provati a più riprese sulle auto del gruppo PSA e che non erano certo tra i migliori sul mercato. Ora le cambiate sono fluide, il piacere di guida è incrementato ed anche le prestazioni sono migliorate, con cambiate più rapide, grazie anche alla tecnologia Quickshift. Rispetto al passato le migliorie sono molto evidenti, anche in termini di consumi, dove la distanza con quelli del manuale si riduce moltissimo. Peugeot dichiara che lo scarto di emissioni rispetto ad un cambio manuale si riduce a 5g/Km. Non vogliamo però negarvi che alcuni cambi della concorrenza restino ancora lontani. Il raffinato ZF ad 8 rapporti o i doppia frizione, tanto per citare i migliori a nostro avviso, consentono di ottenere risultati migliori almeno su tre fronti, piacere di guida, sportività e consumi. Se la velocità di cambiata non è fondamentale per un’auto di questa categoria, le altre due doti lo sono. Tra un 6 ed un 8 rapporti si possono avere differenze di rendimento di oltre il 10%, ed il risultato di avere “solo” sei rapporti è quello di trovarsi con una seconda che viene “tirata” anche guidando in modo turistico, per evitare di passare al rapporto superiore trovando il motore sottocoppia. Di contro, lo ribadiamo, i passi avanti fatti con il nuovo EAT6 sono importanti. Oltre alla modalità standard è possibile usufruire della sportiva “S” e della Snow. Sulla Allure del nostro test era abbinato un cambio manuale, sempre a 6 marce, nel complesso abbastanza buono, con innesti molto precisi (a tratti un po’ “gommosi”, ma stiamo cercando il pelo nell’uovo). Si manovra con piacere e non si impunta mai anche nei cambi marcia più rapidi. Sul fronte motorizzazione abbiamo testato il 150 ed il 180 cavalli due step del rinnovato 2 litri a gasolio BlueHDi. 370 Nm il primo, 400 il secondo, al medesimo regime di 2.000 giri. Complice una trasmissione automatica con convertitore di coppia i 30 cavalli ed i 30 Nm di differenza non sono apparsi così marcati, entrambe le unità si fanno apprezzare per una ottima silenziosità e per una erogazione corposa fin da poco più di 1.500 giri. Ottimo lo start&stop, che interviene anche a velocità ridotta quando il cambio è in folle nel caso del manuale, per contribuire maggiormente a contenere emissioni e consumi.

Consumi e Costi: [xrr rating=3.5/5]

Sale la qualità, ma anche il prezzo è in “zona premium”
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Sul fronte consumi abbiamo rilevato un risultato molto buono in autostrada, 17 con un litro ai canonici 130 chilometri orari e un dato medio complessivo durante il nostro test (di ben oltre 1.000 Km) di circa 16 chilometri con un litro con la versione con cambio manuale a 6 rapporti. Un dato discreto, soprattutto alla luce delle dimensioni dell’auto e confrontato con il passato. Per la GT, non tanto per motorizzazione più potente, ma per la trasmissione automatica con convertitore, il dato è leggermente peggiore, nell’ordine del 10% circa, in linea con quanto dichiarato dalla Casa nel ciclo combinato: 4,2 l/100 Km per la 2.0 BlueHDi da 150 CV, 4,6 per la 180 CV con cambio EAT6. Risultati nettamente migliori delle motorizzazioni HDi, che pur avendo potenze inferiori, non sono così parche. Il 140 cavalli si attesta infatti a 4,8 l/100 Km, mentre il 163 con cambio automatico a 5,7. Sono miglioramenti di oltre 10 punti percentuali, che allineano i nuovi BlueHDi alla migliore concorrenza. La Peugeot 508 Wagon parte da poco più di 30.000 euro. La prima delle due che abbiamo provato, la 2.0 BlueHDi 150 CV Allure ha un prezzo di listino “interessante”, alla luce delle qualità e della dotazione, di 35.400 euro. I 42 mila euro abbondanti della GT invece (quasi 45 per l’esemplare in prova), con propulsore da 180 cavalli, trasmissione automatica EAT6 e dotazione al top, la rendono pericolosamente vicina ai 45 mila della RXH, che dalla sua ha una manciata di cavalli in più (200 in totale), ma soprattutto una interessante motorizzazione ibrida ed un’accattivante allestimento off road. Se il confronto lo facciamo con la concorrenza i prezzi sono nella zona delle avversarie più blasonate.

In conclusione
Un’auto elegante e comoda, che strizza l’occhio alla fascia alta del mercato con dettagli ricercati ed interni di grande qualità. Il restyling le dona un muso più attuale, ma soprattutto tanta qualità negli interni e motorizzazioni e trasmissioni aggiornate.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Comfort a bordo ed abitabilità, finiture e materiali di qualitàTrasmissione automatica migliorata, ma non ancora al top

Peugeot 508 SW BlueHdi: la Pagella di Motorionline

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