Pirelli e Università di Milano-Bicocca ancora insieme per formare e promuovere giovani talenti

All'orizzonte tecniche di produzione e smaltimento pneumatici "green"

Pirelli e Università di Milano Bicocca CORIMAV - Abbattere le barriere tra mondo del lavoro ed universitario è l'obbiettivo del CORIMAV, il Consorzio per le Ricerche sui Materiali Avanzati che entra in una nuova fase, rispondendo perfettamente alle necessità della ricerca ed alle esigenze dell’azienda, sempre in evoluzione. In tal modo sarà possibile formare professionisti altamente specializzati e in possesso di competenze specifiche, immediatamente impiegati nelle attività di Ricerca e Sviluppo interne.
Pirelli e Università di Milano-Bicocca ancora insieme per formare e promuovere giovani talenti

Dare ai giovani progetti importanti non è una cosa non facile perché il mondo del lavoro e quello universitario hanno paradigmi diversi, ciononostante bisogna superare le difficoltà reciproche. È possibile quindi? A questa fondamentale domanda stanno dando risposta concreta l’Università degli Studi di Milano – Bicocca e Pirelli grazie al CORIMAV, acronimo che sta per COnsorzio Ricerche sui Materiali AVanzati. Un sodalizio che ha avuto inizio nel 2001 e che proseguirà per altri sei anni (fino al 2022 quindi) visti i notevoli risultati che entrambe le parti hanno notato. Se l’Università Bicocca ha dal canto suo la possibilità di sfornare giovani menti dalle idee sempre fresche, l’azienda dalla P lunga ha la capacità di trasformare in concreto quanto è stato pensato sulla carta. E con un bilancio di 12 brevetti, 44 borse di studio e 36 borse di dottorato le premesse per il futuro non possono che essere rosee, anzi… verdi, in quanto si guarda a nuove tecniche di produzione e smaltimento degli pneumatici.

Lasciamo così spazio alle dichiarazioni delle varie personalità intervenute nella mattinata di Giovedì 13 Ottobre presso lo stesso Ateneo milanese.

Cristina Messa, Rettore dell’Università degli Studi di Milano – Bicocca: «Questa è un’importante collaborazione tra industria e società anzitutto. Vi è poi un secondo aspetto – non meno importante – che è il dottorato industriale, ossia uno sguardo sul futuro, dove siamo chiamati a capire oggi quali saranno le prossime sfide per avere una visione che ha permesso di precorrere i tempi già anni fa. Ci si deve interrogare su cosa ci riserva il futuro e chi dobbiamo formare, non solo su cosa puntare. La collaborazione con Pirelli può dare tantissimo ed i risultati portati in questi anni ne sono una prova più che concreta. Questa intesa, di cui il Consorzio CORIMAV è uno degli strumenti più interessanti e attivi, si inserisce nella più ampia strategia di valorizzazione e promozione della conoscenza e dell’innovazione che l’Università di Milano-Bicocca e Pirelli, insieme ad altri partner, stanno realizzando con il progetto Distretto Bicocca, una neonata rete di istituzioni e aziende impegnate a favorire lo scambio di competenze e opportunità nonché lo sviluppo di servizi e la crescita del capitale umano».

Marco Tronchetti Provera, Vice Presidente Esecutivo e Amministratore Delegato Pirelli: «Senza certi uomini questa Università non sarebbe nata, da qui l’ispirazione a creare un progetto assieme all’allora rettore Fontanesi. Pirelli del resto è un’azienda che nasce proprio grazie alle Università milanesi e se c’è un filo comune che lega i due mondi è che servono formazione ed educazione alla base, non solo come modo di vivere ma anche di essere. E noi possiamo dare un piccolo contributo, stando vicino a giovani studenti. Tutt’oggi Insieme facciamo grandi cose, tra cui ci sono una dozzina di brevetti».

Da sinistra: Thomas Hanel, responsabile Sviluppo dei materiali Pirelli, Enrico Albizzati, Direttore Corimav e Scientific Advisor Pirelli, Cristina Messa, rettore dell’Università di Milano-Bicocca e Marco Tronchetti Provera, Amministratore Delegato e Vice Presidente Esecutivo di Pirelli


Enrico Albizzati, Chief Executive Officer Pirelli: «L’attività di ricerca e sperimentazione va promossa, in quanto la finalità è l’inventiva con finalità di brevetto ed innovazione. Notevole è il  contributo di Pirelli all’attività di dottorato, tanto per citare alcuni esempi: tutor aziendale per ogni progetto, partecipazione ai corsi di dottorato, alle commissioni dei concorsi di dottorato. Dal 2001  ad oggi sono state assegnate 44 borse di studio e 36 borse di dottorato, per un’erogazione complessiva di circa 3.5 milioni di euro. Il dato più importante per noi è che circa il 20% dei borsisti sono stati assunti in Pirelli all’inizio dell’attività del Consorzio, senza dimenticare che ad oggi sono ben dodici i brevetti depositati».

Thomas Hanel, Head of Material Development Pirelli: «CORIMAV non è solo un modello di collaborazione tra Università e lavoro, bensì un partner della nostra strategia globale in Pirelli, che in tal modo fa parte della comunità scientifica. Questo perché le prospettive condivise sono fondamentali per creare un’evoluzione del prodotto. Quello che al momento si ha è una partnership per l’evoluzione prodotto e dal nostro canto, come azienda, sappiamo quali sono le competenze dell’università in modo tale da capire al meglio come agire. E poi vogliamo sviluppare cose nuove ed applicabili: la fase di skylab ad esempio si basa sul come utilizzare i risultati della ricerca. Negli anni è stato creato un network anche con altre università in Europa ed America, dove i dottorati spendono mesi all’estero per avere una condivisione dell’ambiente con altre università, cercando di apprendere quanto più possibile. Al momento il nostro focus è sui materiali “nano”, cioè nuovi e che dobbiamo conoscere e sfruttare. Anche i materiali BIO sono al centro della nostra attenzione, poiché dalla natura si passa ad avere un materiale applicato – come uno pneumatico. Con la vulcanizzazione intendiamo creare meccanismi nuovi, avanzati e guidare quindi il progetto stesso di vulcanizzazione sotto un’altra ottica, mostrando i brevetti ed i progetti che hanno avuto applicazione nel mondo lavorativo. Infine c’è lo studio del Latex colloidale, un nuovo polimero per il trattamento della superficie della gomma».

Giovanna Iannantuoni, Presidente Scuola di Dottorato all’Università degli Studi di Milano – Bicocca: «L’ultimo rapporto OCSE rileva il ruolo chiave dell’incontro tra imprese ed atenei per la crescita. Per il futuro la sfida è quella di migliorarci in una collaborazione sempre più stretta, dove non si hanno solo borse finanziate bensì progetti pensati assieme per un “upgrading” della sfida dove poter scegliere assieme il tema, il progetto e le esigenze da applicare al singolo dottorando. Una vera “joint doctorate” tra impresa ed ateneo in sostanza e grazie alla riduzione dei requisiti per un dottorato industriale rispetto al passato oggi si può fare molto di più».

Se avete perso la conferenza live su Facebook, la potete ritrovare qui sotto in due parti.

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