Plastiche auto: come pulirle senza fare danni
Cosa utilizzare per evitare graffi o altri problemi

Lo sporco è uno dei nemici della nostra auto e, per mantenerla efficiente e bella, è necessario pulirla con cura e con i giusti prodotti. Le plastiche interne ed esterne sono tra gli elementi più in vista: vediamo come è possibile tenerle pulite e renderle più belle e luminose. Evitando le sostanze nocive, che rischiano di rovinarle o addirittura comprometterle in maniera definitiva.
Il panno e le cere
Per quanto riguarda le plastiche interne, si può dare prima un passaggio con un aspirapolvere per togliere il grosso dello sporco e della polvere. Poi passare un panno in microfibra leggermente umido, in modo da dare un’ulteriore e più specifica pulizia alle superfici, senza poi rischiare di causare graffi. Per le plastiche esterne, invece, utilizzare delicatamente una spugna umida.
Successivamente, per entrambe le superfici, utilizzare un prodotto a base di cere vegetali o di cera di carnuba, in modo da togliere la patina di sporco e ravvivare il colore della superficie. Sempre con il panno in microfibra per gli interni e la spugna morbida per le plastiche esterne.
No ai solventi
La cera, soprattutto quella di carnuba, permette di formare una barriera contro i raggi UVA, garantisce un effetto seta piacevole al tatto e crea un’effetto antistatico. Meglio evitare, invece, i solventi ed i siliconi: la plastica sembra brillante, dopo l’utilizzo, ma lasciano spesso un effetto appicicaticcio e può portare allo sbiancamento della plastica, con un utilizzo molto frequente.
Una piccola spazzola
Se si è infiltrato dello sporco nelle fessure, come può capitare sia all’interno che all’esterno, e non viene tolto né dall’aspirapolvere né dal panno, si può utilizzare una piccola spazzola o uno spazzolino per provare a toglierlo. Tuttavia, è fondamentale abbiano le setole morbide e vengano utilizzate con estrema delicatezza, altrimenti il rischio di fare qualche graffio è sempre in agguato.
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