Pneumatici: come controllare il battistrada

Un controllo di routine per puntare sempre sulla sicurezza

Ecco alcuni consigli utili per avere sempre le ‘gomme’ in regola
Pneumatici: come controllare il battistrada

Pastiglie dei freni, liquido nel radiatore, olio motore e così via: sono tanti i controlli di routine che dovrebbero essere eseguiti con regolarità per avere un’auto sempre a posto. Tra questi vi è quello che riguarda gli pneumatici: l’unica parte dell’auto che rimane sempre a contatto con la strada. Avere le ‘gomme’ in perfette condizioni non significa solo evitare multe e decurtazione di punti dalla patente, ma significa soprattutto avere un’auto sicura sotto ogni punto di vista.

Pneumatici consumati: i rischi

Poiché lo pneumatico è la parte che rimane a contatto con la strada, il suo essere o non essere a norma influenza direttamente le condizioni di guida. Innanzitutto, con uno pneumatico consumato la tenuta di strada diminuisce in generale e si accentua in condizioni di aderenza particolari: pensate all’asfalto ricoperto di sabbia o alla strada bagnata da una leggera pioggia. Aquaplaning, testacoda, sovrasterzo e sottosterzo possono verificarsi con più facilità se le nostre gomme sono consumate; anche gli spazi di frenata si allungano, esponendo così il conducente al pericolo, inoltre sono in agguato anche le forature.

Come capire, dunque, quando è tempo di andare dal gommista e acquistare pneumatici nuovi? Semplice: misurando le scanalature del battistrada. Il limite legale entro il quale bisogna cambiare gli pneumatici è fissato in 1,6 mm sia per le gomme invernali che per quelle estive.

Come misurare il battistrada: le tecniche “precise”

Innanzitutto posizionate la vostra auto su una superficie piana e girate il voltante fino a quando non avrete una visuale perfetta della gomma che volete controllare; per le ruote posteriori non è possibile fare questa manovra, ma non dovreste avere particolari problemi ad accedere al pneumatico. A questo punto le tecniche per controllare il battistrada sono diverse: la prima prevede l’uso di uno strumento, facilmente reperibile a un prezzo tutto sommato modico, che si chiama calibro di profondità o profondimetro. Questo piccolo strumento, posizionato sulla scanalatura della gomma, misura la sua profondità in modo molto preciso e può dirci se è tempo di recarci dal gommista.

Un altro metodo che permette di misurare il battistrada è quello di individuare sul battistrada gli indicatori di usura posizionati dalle stesse case produttrici. Si chiamano TWI (Tread Wear Indicator) e consistono in alcune barre rialzate posizionate nelle scanalature longitudinali principali che, una volta arrivate al livello del resto del battistrada, indicano che è stato raggiunto il limite di legge.

Oltre a queste barrette, le case produttrici usano anche altri simboli come il logo del marchio, un triangolo, una goccia, indicatori intermedi per indicare il limite entro il quale la gomma non offre più ottime prestazioni sul bagnato, una serie di cifre che – man mano che spariscono – indicano il livello di usura.

Misurare il battistrada: tecniche “casalinghe”

Tra le tecniche casalinghe per misurare il battistrada si annovera il cosiddetto metodo della moneta. Per utilizzarlo vi basterà prendere due monete: una da un euro, l’altra da due euro. Per misurare l’usura del pneumatico estivo bisogna usare la moneta da un euro: posizionatela nella scalanatura e verificate se le stelle sul bordo sono visibili. Se lo sono, la gomma è da cambiare. Stessa procedura per gli pneumatici invernali e la moneta da due euro: se il bordo argentato supera la scalanatura, bisogna cambiare lo pneumatico.

Ultimi Consigli

  • Controlla lo spessore del battistrada in diversi punti della gomma, in modo da verificare che l’usura sia costante in tutto lo pneumatico;
  • Evita che lo spessore della gomma scenda sotto il limite legale fissato a 1,6 mm;
  • Bilancia periodicamente le ruote per evitare vibrazioni e ridurre l’usura del battistrada.

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