Ponte Genova: Di Maio “Sarà ricostruito da un’azienda di Stato”

La società Autostrade ha pubblicato il testo della Convenzione

Il ponte Morandi verrà ricostruito "da un'azienda di Stato", queste le parole del vicepremier Di Maio sul futuro del viadotto ligure, dopo la tragedia del 14 agosto. E la società Autostrade pubblica il testo della Convenzione.
Ponte Genova: Di Maio “Sarà ricostruito da un’azienda di Stato”

Finite le ricerche, con il conto pesante delle vittime, ora il ponte Morandi di Genova dovrà venir demolito e successivamente ricostruito, per ridare alla città ligure un’opera fondamentale per la viabilità. Il governatore ligure Giovanni Toti ha comunicato, dopo una riunione con società Autostrade, il piano entro questa settimana, ma dal Governo arrivano altre idee. E, nel frattempo, viene pubblicato il testo della convenzione in essere con il Ministero dei trasporti.

Di Maio e la ricostruzione del ponte Morandi

Il vicepremier Luigi Di Maio, proseguendo nella sua linea ha comunicato che il ponte sarà ricostruito “da un’azienda di Stato”, mentre la società Autostrade “se vuole, può metterci i soldi ma non chiederemo elemosina a nessuno”. Proseguendo poi nella volontà di revocare la concessione alla società autostradale.

Bisogna nazionalizzare Autostrade per evitare di ridare in mano il ponte a chi non ha fatto la manutenzione – ha proseguito a Sky TG 24 – Si diceva che dare in mano ai privati avrebbe portato a una migliore gestione per consentire il profitto, ma qui il privato ha gestito male proprio perché doveva fare profitto”.

Ponte Morandi: entra in gioco Fincantieri?

Prende corpo, così, l’ipotesi Fincantieri. L’amministratore delegato Giuseppe Bono, proprio a Genova pochi giorni fa, aveva detto che l’azienda “è in grado” di ricostruire il ponte, dal momento che “ha tutte le capacità e le conoscenze per costruire un’opera di questo genere“.

Pubblicato il testo della convenzione

Nel frattempo, la società Autostrade ha pubblicato sul proprio sito online il testo della convenzione in essere con il Ministero dei trasporti. Lo fa, è scritto in una nota della società, “per rispondere alle polemiche e alle strumentalizzazioni che dominano il dibattito pubblico sul tema“. E sottolinea come “nessuna norma interna o prassi internazionale prevede la pubblicazione di tali documenti relativi alle concessioni autostradali“.

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