Porsche Boxster E, prova su strada dell’auto elettrica più esclusiva della casa

Al Michelin Challenge Bibendum erano presenti non solo piccole auto elettriche, ma anche delle vere e proprie sportive all’ultimo grido. Se la Venturi Volange e la Tesla Roadster rappresentano il “nuovo che avanza”, qui abbiamo a disposizione il classico che si rinnova. La Porsche, infatti, ha portato a Berlino la versione elettrica della Boxster e noi abbiamo avuto occasione di provarla.

Già solamente avvicinandoci al veicolo, ci rendiamo conto della prima novità: contrariamente alle altre auto elettriche, che fanno della silenziosità uno dei suoi punti di forza, la Porsche Boxster E emette un deciso suono di motore a combustione. Ovviamente il tutto è perfettamente riprodotto da un sistema stereo installato e che è in grado di riprodurre il rumore del propulsore adattandosi persino alla diversa pressione dell’acceleratore e reagendo ai cambiamenti di stato del motore. Un sistema che qualcuno utilizza per la sicurezza dei pedoni, ma che a noi fa piacere comunque sentire anche solo per la “musica” del propulsore stesso, seppur simulata.

La prova su pista è andata piuttosto bene. Il volante è molto maneggevole e risponde prontamente ai comandi, anche se la sensazione di avere per le mani qualcosa di diverso rispetto alla dotazione standard rimane. Nonostante ciò la forza applicata durante le curve è simile a quella che dovremmo sentire su una normale Boxster di serie e anche i freni, dotati di sistema di recupero dell’energia, hanno il medesimo comportamento. Molto interessanti i comandi con cui possiamo regolare l’intensità del freno motore e l’assistenza elettrica alla sterzata non lede assolutamente al piacere di guida. Positiva anche la scelta di posizionare il motore sull’assale posteriore, che rende molto ben equilibrata l’auto nel suo complesso.

Non si sa ancora se la Porsche Boxster E verrà messa mai in produzione, ma noi lo speriamo intensamente.