Porsche, pressioni sul CEO Blume: in Germania parte già il toto-nomi
Al top manager tedesco viene criticato duramente il doppio ruolo
Le critiche a Oliver Blume si fanno sempre più forti. Da tempo al dirigente tedesco viene rimproverato il suo doppio ruolo di amministratore sia del Gruppo Volkswagen, sia della controllata Porsche, con analisti e investitori finanziari che fanno pressione affinché Blume faccia una scelta netta tra i due incarichi.
Dopo che il consiglio di sorveglianza del Gruppo Volkswagen ha fatto fuori il direttore finanziario Lutz Meschke e il responsabile commerciale Detlev von Platen, le pressioni su Blume si sono fatte più insistenti anche sulla stampa tedesca. In particolare il quotidiano Handelsblatt ha chiesto senza mezzi termini a Blume di abbandonare uno dei due incarichi e si è già lanciato in un toto-nomi sui possibili successori al vertice di Porsche.
La richiesta a Blume di concentrarsi su un’azienda
Il quotidiano tedesco chiede a Blume di fare un passo indietro dal doppio ruolo, alla luce anche dei problemi finanziari ed economici che negli ultimi mesi hanno riguardato sia Porsche che il Gruppo Volkswagen. Il peggioramento dei conti aziendali delle due aziende ha fatto che le critiche a Blume diventassero più insistenti, con analisti e azionisti che chiedono al top manager di fare una scelta e di concentrarsi sui problemi di una o dell’altra azienda.
I nomi dei papabili a nuovo CEO di Porsche
Presupponendo che Blume resti alla guida del Gruppo Volkswagen, la stampa tedesca ipotizza già alcuni nomi di chi potrebbe prendere il suo posto alla guida di Porsche. Tra i candidati alla successione di Blume figurano manager di lunga esperienza: Klaus Zellmer (CEO di Skoda), Gernot Döllner (CEO di Audi), Stefan Weckbach (responsabile delle strategie di Volkswagen), Peter Bosch (ad divisione software del Gruppo Volkswagen).
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