Prezzi benzina: continua il calo, ma rischio aumenti dal 1° gennaio

Si avvicina la scadenza del taglio delle accise

Prezzi benzina: continua il calo, ma rischio aumenti dal 1° gennaio

Continua la discesa dei prezzi dei carburanti ai nostri distributori. Anche nel corso del weekend, infatti, c’è stato un calo sia per la benzina che per il diesel, nonostante le quotazioni internazionali abbiano avuto dei rialzi nel corso della scorsa settimana. Tuttavia, dal prossimo 1° gennaio, c’è il rischio di un importante rialzo.

I prezzi del 19 dicembre 2022

Entrando nel dettaglio, sempre grazie alla consueta elaborazione di Quotidiano Energia, il prezzo medio odierno nazionale della benzina al self service è di 1,660 euro al litro (1,669 €/l il valore di venerdì scorso), mentre al servito è di 1,807 euro/litro (1,818). Il diesel continua ad avere un costo più alto della verde, ma è in calo anche nei propri valori: oggi al self service il prezzo medio è di 1,726 euro al litro (1,735), mentre al servito è di 1,872 €/l (1,883).

I prezzi praticati del Gpl si posizionano tra 0,774 e 0,788 euro/litro (no logo 0,760), mentre il prezzo medio del metano auto si colloca tra 2,343 e 2,524 (no logo 2,469). Nei prossimi giorni potrebbero esserci ulteriori oscillazioni, con le quotazioni internazionali in salita fino a giovedì scorso ed in calo venerdì.

Cosa accadrà il 1° gennaio?

Il vero giorno di svolta, però, potrebbe essere il 1° gennaio 2023. Il prossimo 31 dicembre, infatti, scade l’attuale proroga (già ridotta di valori) dello sconto sulle accise e, se non ci saranno rinnovi, dal giorno successivo il costo dei carburanti salirà di circa 18 centesimi. Per ora, non ci sono indiscrezioni su azioni governative.

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