Renault Clio 1.0 TCe 90cv S&S Energy, prime impressioni di guida
Bella e originale nel design
I gusti sono gusti, ma da fuori la Renault Clio IV ci sembra davvero ben riuscita. Il designer Laurens Van Den Acker le ha dato un look molto personale, non ci viene in mente un’altra auto che le somigli o che ci faccia pensare a concetti già visti e copiati. Senza però sconfinare nell’eccessiva ricerca delle soluzioni particolari, che finiscono per piacere solo ad alcuni. Le forme sono molto muscolose ed aggressive, senza limitarsi al frontale o ad alcuni particolari. La linea è infatti armoniosa ed il carattere è lo stesso in tutte le zone della carrozzeria. A partire dal muso, con il grosso logo della casa francese al centro, le luci diurne a led che lo affiancano ed il cofano motore dalla particolare forma arrotondata al centro. Il carattere sportivo è poi rimarcato dalla fascia bassa della fiancata, con una modanatura di colore nero a contrasto e percorsa da un profilo cromato. Anche nella coda ritroviamo un bordo cromato sul portellone e una modanatura nera lucida nella parte inferiore del paraurti, dotato di deviatori, che richiamano il concetto degli estrattori delle vetture da gara e supersportive. Altra nota la meritano i fari posteriori, divisi dalla linea di apertura del portellone. Anche questa è una soluzione che richiama il carattere sportivo che si è voluto dare alla nuova Renault Clio.
Anche all’interno il design la fa da padrona, con giochi di livelli, particolari cromati ed altri con finiture lucide, nere o in tinta con la carrozzeria a seconda delle versioni. Al centro troviamo un ampio display da 7”, del tutto simile a quello utilizzato sulla Dacia (che abbiamo avuto modo di testare sulla Sandero) e che ha molti pregi, come la praticità nell’uso, molto intuitivo e rapido, e un solo difetto rilevante, rappresentato dalla risposta poco immediata del touchscreen. Occorre infatti premere con una certa decisione sullo schermo, bisogna farci un po’ di abitudine. L’impianto comprende un navigatore TomTom, la radio e la possibilità di gestire dispositivi audio via USB, oltre al vivavoce Bluetooth, davvero spettacolare dal punto di vista della semplicità e rapidità con cui si connette al proprio dispositivo. Nell’insieme l’abitacolo è piacevole e ben realizzato, si capisce subito quanto studio ci sia dietro. Ci è piaciuto anche il sottile strato di materiale morbido che ricopre la plancia. Peccato ci si sia persi su alcuni particolari che stonano nel contesto di una vettura ben riuscita. Ci riferiamo in particolar modo alle plastiche lucide. Quella sul volante poteva essere meglio accoppiata con il rivestimento nella parte posteriore. Facendo scivolare le dita sull’interno delle razze si ha la sgradevole sensazione del bordo tagliente della plastica. Il profilo nero lucido che accoglie i comandi degli alzavetri elettrici, anche se potremmo sbagliarci, non può durare a lungo senza graffi visto che si trova in una zona a rischio, in particolar modo per il pubblico femminile che porta anelli alle dita. L’abitabilità è ottima, si giova di un piccolo incremento del passo, senza invece risentire della perdita di circa 5 cm nell’altezza della vettura. Qualche litro in più della terza serie anche per il bagagliaio, che ora arriva a 300 litri tondi, con la possibilità di abbattere i sedili, con una capienza che diventa di 1.146 litri.
Al volante il miglioramento rispetto alla terza serie è evidente. La posizione di guida è ora più ottimale, come anche l’inclinazione del volante. Si nota l’assenza del classico tachimetro analogico, qui è solo digitale. Ci è molto piaciuto l’handling della vettura, che pur avendo un assetto tendenzialmente morbido, si trova bene tra le curve, mantenendo un comportamento neutro anche quando si prova ad alzare l’andatura. Il motore 900 turbo benzina a tre cilindri conferma le doti di silenziosità ed assenza di vibrazioni ai bassi regimi, a tutto vantaggio del comfort, e si trasforma quando si cercano le prestazioni, con una voce decisamente frizzante. Lo 0-100 si percorre in un buon 12,2 secondi, ed il piccolo propulsore spinge bene già poco oltre i 2.000 giri. I consumi sono buoni, anche se il dato dichiarato, circa 25 km con un litro per il consumo extraurbano, ci sembra fin troppo ottimistico. Reputiamo che con una guida abbastanza attenta si possano percorrere senza difficoltà intorno ai 20 con un litro. Da segnalare che anche in città il consumo resta buono, abbiamo rilevato circa 15 km con un litro. Il prezzo per questa versione parte da 15.850 euro, circa mille in più con gli optional presenti sull’esemplare in prova.
Questi, per ora, sono solo i primi giudizi. Rimanete su Motorionline per la prova su strada completa.
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